Quello che stai leggendo è un articolo a cura di Giulio Stella, di GstarSEO.it. Gli lascio subito la parola, dato che ha scritto un’ottima guida su come calcolare il ROI della SEO per ogni possibile situazione.
Scopri se davvero hai bisogno dei servizi SEO: scopri se davvero la SEO rappresenta per te un investimento o una mera spesa fine a sé stessa… Ogni caso è a se stante.
Che Cos’è la SEO?
L’acronimo SEO sta per Search Engine Optimization in inglese. Questa espressione si riferisce a tutte le azioni e tecniche che agiscono sull’ottimizzazione di un sito sui motori di ricerca. In altre parole, la SEO rappresenta tutte le pratiche che consentono di migliorare il posizionamento su Google su query relative alla tua attività.
Quindi cos’è la SEO?
La SEO è un’arte! Forse meglio chiamarla disciplina più che arte, dev’essere percepita come tale perché le sue pratiche si basano essenzialmente su esperimenti e interpretazioni di casi studio. Questo approccio empirico e i regolari aggiornamenti dell’algoritmo richiedono che i consulenti SEO siano in costante aggiornamento, ma dare definizioni precise e regole certe in questo settore è abbastanza complesso.
In questo articolo gentilmente ospitato da Lorenzo parliamo di come calcolare il ritorno sull’investimento della SEO sia per gli ecommerce sia per i siti che si basano sulla generazione di contatti.
Come Funziona la SEO?
Google, bing e gli altri motori di ricerca assegnano i loro risultati di ricerca in base alla pertinenza e all’autorità delle pagine scansionate e incluse nel loro indice web, a una query degli utenti per fornire la risposta migliore.
Google utilizza molti più di 200 segnali (una leggenda spesso sentita nella SEO) per assegnare un punteggio ai risultati della ricerca e SEO.
Spesso è utile non concentrarsi troppo sui singoli segnali di posizionamento ma guardare più all’obiettivo generale, ci sono segnali più rilevanti di altri, quindi in base a ciò che vuoi ottenere vanno privilegiate alcune strategie rispetto ad altre.
Google ha un team molto ampio di consulenti che valutano i risultati di ricerca in base ad una determinata query, si chiamo in inglese quality rater.
Le linee guida per valutare la qualità dei risultati di Google forniscono molti dettagli ed esempi di ciò che Google posiziona come contenuti e siti web di alta o bassa qualità e la loro enfasi sul voler premiare i siti che mostrano chiaramente la loro competenza e autorità.
Google utilizza un algoritmo basato principalmente sull’anchor text indicato per calcolare la popolarità e l’autorità di una pagina, e mentre Google diventa sempre più sofisticato, i link sono ancora un segnale fondamentale quando si deve rankare un sito, anche se adesso con l’introduzione di BERT l’attenzione non è più sul singolo contenuto e link ma su tutta la frase.
Pertanto, la SEO può anche includere attività volte a migliorare il numero e la qualità dei link verso un sito web, da altri siti web. Questa attività è conosciuta come link building.
I siti web pertinenti e affidabili che si linkano ad un sito web sono un segnale forte per Google che il sito in questione potrebbe essere di interesse per gli utenti e dunque quel risultato viene spinto sui motori di ricerca.
Se sei interessato ad approfondire lo studio della SEO parti da qui:
- Scopri le migliori guide aggiornate sulla SEO
- Leggi il glossario dei termini più usati
- Leggi i migliori libri sulla SEO
- Scopri le mie 67 tecniche SEO preferite
- Usa gli unici strumenti che uso per fare SEO
Perché la SEO è Importante
Ci sono tanti motivi per i quali ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca è importante.
Tra le principali ragioni vi sono:
Brand awareness
Il posizionamento sui risultati di ricerca organici mostra agli utenti che sei tra i migliori del tuo settore.
So che guardando i dati può essere una mera questione di traffico, tuttavia facendo ricerche relative ad un determinato argomento ed essendo presenti in prima pagina per quella query specifica, in qualche modo nella mente dell’utente si instaura un pensiero che ti posizionerà tra i top of mind in quel settore.
Basta pensarci. Se ho cercato un architetto a Milano, ho molta più probabilità di fidarmi del primo risultato piuttosto del 21esimo, è un po’ lo stesso principio delle vecchie pagine gialle, dove i risultati che partivano dall’alto erano quelli più chiamati.
Aumenta il traffico
Spingere il sito web in prima pagina su Google ha un impatto enorme sulla quantità di traffico che ricevi. Non mi credi? Diamo un’occhiata di seguito al CTR per ogni posizione sulla prima pagina
#1 Posizione: 32%
#2 Posizione: 17%
#3 Posizione: 10%
#4 Posizione: 7%
#5 Posizione: 5%
Quando arrivi alla seconda pagina dei risultati, meno dell’1% degli utenti fa clic sul tuo sito web, pertanto guardando i numeri, è abbastanza chiaro perché è importante posizionarsi per determinate parole chiave.
La differenza tra il secondo e il decimo posto può significare la differenza tra un sito web che vende e uno che riceve pochissimo traffico, dunque non è da sottovalutare.
Non è solo il volume di traffico che è importante. È la permanenza.
Pensiamo un secondo alla parte di Google Ads. Con la PPC paghiamo Google e Google inserisce il nostro annuncio sulla sua rete di ricerca. Non appena smettiamo di pagare Google, l’annuncio scompare e il traffico si riduce.
Invece la SEO è progettata per durare.
Con la SEO, le tue prestazioni si basano su tutto il lavoro svolto in precedenza. Tutto il contenuto che hai creato, i link e l’ottimizzazione porteranno i loro frutti. Quel lavoro non scompare dall’oggi al domani e nemmeno il traffico.
Se migliora la tua SEO e ti assicuri una buona posizionamento, puoi rilassarti e guardare il traffico che arriva per mesi o anni senza fare nulla (o quasi).
ROI elevato
La SEO migliora brand awareness, autorità, traffico sostenibile e conversioni.
Ma soprattutto, se è fatta bene, può offrire un ritorno sull’investimento (ROI) molto elevato.
A differenza di altre strategie di marketing fare seo è abbastanza semplice in quanto è vero che gratis, ma tutto quello per cui non paghi devi avere tempo di farlo, e la seo richiede molto tempo se decidi di scegliere la via gratuita, ma tra tutti i canali è quello con il più allto ritorno sull’investimento.
In che modo il ROI del SEO si Confronta la PPC?
Da quando ho cominciato il mio sito di consulenza seo gstarseo.it mi capita di parlare regolarmente con imprenditori di pmi che spendono il loro budget così distribuito: 30% facebook 70% e google ads, e la domanda che mi fanno più spesso è “perché dovrei iniziare ad investire nell’ottimizzazione seo?”
La mia risposta cambia a seconda dell’interlocutore, ma cerco di fargli capire quali siano i benefici di una disciplina che sul lungo periodo può fare la differenza nel piano di marketing aziendale.
Non ho nulla contro Google Ads (ex AdWords), che è un ottimo canale pubblicitario, ma facendo un confronto relativo all’acquisizione dei clienti con Google Ads confrontata alla SEO, capiamo subito perché integrare la parte organica.
Se facessi un’offerta per la parola chiave “appartamenti Milano” su Google Ads, pagheremmo circa €5-6 a clic. ( con la corrispondenza esatta ) Google Ads ci dice che per questa parola chiave la percentuale di clic è del 10,7%%, in media.
La media di persone che convertono teniamola medio bassa all’1% e quindi per la bellezza di 7100€ ci portiamo a casa 17k click e 170 lead. Bisogna capire quante di queste lead diventano clienti effettivi.
Google Ads è un ottimo investimento su cui le aziende possono concentrarsi mentre intensificano i loro sforzi lato SEO. Tuttavia, il passaggio alla SEO a lungo termine porta a una crescita esponenziale.
Come Effettivamente Calcolare il Ritorno sull’Investimento della SEO: il procedimento più efficace
- Impostare il monitoraggio delle conversioni
Il primo passo per determinare il ROI della SEO consiste nell’impostare il monitoraggio delle conversioni su Google Analytics. Ciò ci consente di monitorare tutte le conversioni sul sito. Le impostazioni dell’account analytics variano se si vendono servizi o prodotti.
Gli e-commerce possono utilizzare il monitoraggio e-commerce per estrarre i dati dalle loro transazioni online e misurare le loro entrate con esattezza. Le aziende, come i fornitori di servizi, possono impostare obiettivi di conversione come invii di moduli di lead e assegnare a tali obiettivi valori economici.
Ecco come entrambi i tipi di attività commerciali possono impostare il monitoraggio delle conversioni sui loro siti:
eCommerce
Il modo migliore per tracciare delle entrate da un negozio di e-commerce è impostare il monitoraggio e-commerce utilizzando le istruzioni di Google.
Una volta che iniziamo a monitorare i dati di e-commerce sul tuo sito, saremo in grado di accedere a un rapporto Panoramica e-commerce (Conversioni> E-commerce> Panoramica) con tutte le informazioni relative alle vendite online.
Questo report è utile per misurare il successo complessivo del sito e monitorarne il rendimento. Pertanto, anche se non abbiamo intenzione di calcolare immediatamente il ritorno sull’investimento della SEO, il consiglio è di impostare il monitoraggio e-commerce il prima possibile.
Lead Generation
Se non si effettuano vendite direttamente sul sito, è un po ‘più difficile ottenere dati esatti sulla quantità di entrate generate online. Tuttavia per fare una stima più o meno accurata io quello che faccio è assegnare un valore a ciascuna delle conversioni in base alle vendite passate.
Andiamo all’interno di GA e procediamo su Admin> Visualizza> Obiettivi all’interno di Analytics e creiamo obiettivi per ciascuna delle tue conversioni sul sito. Questi obiettivi possono variare da invio di moduli di contatto, richieste di preventivi gratuiti e persino telefonate se sul tuo sito è impostato il monitoraggio delle chiamate.
Questi valori non saranno perfetti, ma anche con un piccolo storico a livello di dati da cui attingere, possiamo ottenere una stima abbastanza precisa. Determinando quante lead vengono convertite in vendite, ad esempio, se il form sul sito viene compilato 100 volte al mese e 25 di queste lead diventano clienti, l’obiettivo ha un tasso di conversione del 25%.
Calcolando il valore medio di ogni vendita, se ciascuna delle lead che converte spende €200, il valore medio è €200.
Determiniamo il valore di ciascuna lead dividendo il valore totale delle conversioni per il numero originale delle lead. Utilizzando i valori sopra indicati, se abbiamo 25 clienti e ognuno spende €200, abbiamo un guadagno di €5.000.
Dividiamo i 5000€ per le lead che avevamo all’inizio quindi 100€ e vediamo che il valore medio della lead è di 50€
Seguiamo questa formula per ciascuno degli obiettivi e inseriamo i valori corrispondenti prima di passare al passaggio successivo.
Il canale di ricerca organica include tutti gli utenti che hanno trovato il sito nei risultati dei motori di ricerca come Google e Bing, il che significa che possiamo attribuire tali conversioni alla nostra strategia SEO.
- Come Calcolare il ROI in base alla tua spesa mensile
Una volta capito quante entrate ha generato la strategia SEO durante un periodo di tempo specifico (in genere un mese o un trimestre), possiamo confrontare l’importo con l’investimento SEO per determinarne il ROI.
Se l’azienda ha già un metodo per misurare il ROI degli altri canali di marketing, possiamo utilizzare la stessa formula per calcolare il ritorno dell’investimento sulla SEO.
Ad esempio, alcune società calcolano il ROI utilizzando l’utile netto di ciascuna vendita anziché il fatturato totale. Assicuriamoci di utilizzare gli stessi valori per la strategia SEO, altrimenti il confronto viene sbagliato.
Se non si dispone di un metodo esistente per il calcolo del ROI sul marketing, puoi utilizzare la formula di base di Investopedia, (Guadagno dagli investimenti – Costo dell’investimento) / Costo dell’investimento.
Quindi, moltiplichiamo il numero che ci risulta per 100 per ottenere il ROI in termini di percentuale.
Utilizzando l’esempio sopra, le conversioni da ricerca organica hanno generato vendite per €22800 in un mese e diciamo, per motivi di un semplice calcolo, che questa azienda spenda €1500 al mese per la parte seo
Utilizzando la formula ROI di base, possiamo determinare che (22800 – 1500) / 1500 = 2,13 Moltiplicalo per 100 e il ROI della sua strategia SEO è del 14,2%.
Quanto Tempo ci Vuole per Vedere il ROI della SEO?
Una delle domande più frequenti che si sentono è “quanto tempo ci vuole per avere un ritorno sull’investimento dalla SEO?”
La SEO è un investimento a lungo termine e come tutti gli investimenti necessita di tempo.
È esattamente come nel mercato finanziario, nessuno è mai diventato ricco investendo nel breve periodo (tranne casi molto ma molto rari) e anche l’ottimizzazione per i motori di ricerca richiede spesso almeno 8/12 mesi prima di iniziare a portare qualche risultato.
ATTENZIONE! Non credere a nessun finto consulente SEO che promette qualsiasi tipo di risultato di posizionamento.
>> Le garanzie nella SEO non esistono.
Ci sono strategie lato SEO che funzionano meglio di altre e che si applicano a settori diversi, spesso assistiamo costantemente a una crescita del traffico del 50-60% a livello di traffico, ma non si può generalizzare per tutti i settori.
Per Dare un’Idea…
La risposta è quindi “dipende” perché ci sono davvero troppe variabili in gioco (contenuti, settore, keywords, autorevolezza, ecc.).
Conclusioni
Ora che ci siamo fatti un’idea su come stimare e calcolare il ritorno sull’investimento di una campagna SEO è il momento di cominciarne una o di chiedere aiuto ad un consulente SEO. Io o Lorenzo possiamo esserti d’aiuto in questo se hai bisogno 😉
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Calcolare il ROI di un investimento SEO forse è più divertente di fare effettivamente SEO su quel sito 🙂
Diciamo che è dura, ma nel lungo periodo non c’è PPC o social network che gli può stare dietro.
Evviva la SEO!
Sì esatto Simone, è proprio così!