Secondo te, ha ancora senso scrivere una guida su come effettuare la ricerca della parole chiave (detta anche Keyword Research)? Non ritieni anche tu che articoli di questo genere ce ne siano già a sufficienza?
Sì, o meglio no.
Questa strategia è talmente potente che può aumentare il traffico verso il tuo sito senza scrivere nuovi contenuti o investire in pubblicità.
Se vuoi approfondire l’argomento della keyword research in dettaglio ci vorrebbe un libro intero, sappilo. Proprio per questo ti consiglio di leggere il libro del mio collega Alvise, un libro più completo di questo non esiste in tema keyword research (davvero)!
- Editore: Flaccovio Dario
- Autore: Alvise Canal , Flavio Mazzanti
- Collana: Web book
- Formato: Libro in brossura
- Anno: 2020
Ci sono molti articoli che parlano della vecchia keyword research, ma non di quella che dovrebbe essere svolta.
La ricerca delle parole chiave è ancora, e credo lo sarà sempre, una fase fondamentale per tutti coloro che vogliono realizzare un sito web di successo.
Quello che invece è cambiato, e continuerà a farlo, è il modo con cui gli utenti fanno delle ricerche su Internet.
Ed è proprio questo aspetto che voglio trattare attraverso questa guida.
Ora fare keyword research normalmente non basta più.
Effettuare una Nuova e Migliore Ricerca della Parola Chiave
Quindi, da una parte c’è un argomento che non è nuovo (ricerca delle parole chiave), ma dall’altro c’è qualcosa di nuovo, qualcosa che se compreso, può farti fare il salto di qualità rispetto ai tuoi competitor.
Sto parlando della Search Intent.
Vuoi sapere di cosa si tratta? Continua a leggere questa guida.
BONUS: un approfondimento e guida in PDF sulla keyword research
Ecco un PDF di ben 126 pagine che racchiude tutte le tecniche più efficaci per la ricerca delle parole chiave. Probabilmente non lo leggerai tutto, puoi anche andare direttamente alle parti che più ti interessano.
Non è opera mia, ma di uno dei più marketers più conosciuti al mondo… Brian Dean (fondatore di Backlinko, che ho incluso nella lista dei migliori SEO blog italiani e stranieri).
Perché è Importante Fare Keyword Research
Mettiamola in questi termini; la ricerca delle parole chiave può rappresentare il successo del tuo business online, o essere la tua condanna.
Il modo con cui apprendi questa tecnica può contribuire a rendere il tuo sito primo sui motori di ricerca, o ultimo… Sta a te decidere da che parte stare.
Ricerca delle Parole Chiave e Pianificazione dei Contenuti
Ora, prima di parlare della Search Intent e di come fare un passo in avanti nella scelta delle migliori parole chiave possibili, voglio descrivere, passo dopo passo, da dove iniziare.
E in questa fase, il metodo che adotto non ha nulla di rivoluzionario, anzi, è un metodo piuttosto semplice e lineare.
L’unico accorgimento che seguo è quello di non fare un lavoro last minute, ma di fare una ricerca che mi consenta di pianificare il contenuto che andrò a sviluppare nel tempo. E non solo per creare le pagine iniziali del sito.
Insomma, ci vuole strategia.
Nulla viene lasciato al caso. La ricerca delle parole chiave è solo una tessera del puzzle che prende il nome di ottimizzazione SEO.
A proposito, se vuoi addentrarti nel mondo della SEO ti consiglio la lettura dei tanti libri sulla SEO e sul Web Marketing che consentono di apprendere molte cose senza troppa difficoltà.
L’idea generale è quella di partire da argomenti generali per poi, progressivamente, focalizzare l’attenzione su quello che ritengo più pertinente al progetto.
Facciamo un esempio pratico, che poi è il modo migliore per comprendere (e spiegare) le cose.
Supponi che voglia creare un sito sulle diete e che quindi, voglia capire quali sono le keyword più ricercate legate a questo tema.
Per farlo io userò un tool gratuito di Google: Google Keyword Planner. Nulla però ti impedisce di usare altri tools come:
- SEMrush, un tool molto più professionale e utilissimo anche per fare la link building per il tuo blog.
- Keyword Tool, utilissimo, lo uso spesso; serve a trovare long tail keyword a partire da una data parola chiave
- SEOZoom, una suite tutta italiana
- Answer the public, che per ogni parola inserita dà una vasta gamma di keyword divise per categoria
- Google Search Console, dove dalla sezione “Analisi delle ricerche” puoi vedere le keywords per cui il tuo sito è già posizionato (e quindi prederne spunto)
- KeywordTool.io, uno ottimo strumento gratuito che suggerisce valide alternative alla keyword inserita
Ora passiamo ai fatti!
Guida Pratica Alla Keyword Research per il tuo Sito
Inserisci il termine più generico possibile (nel mio caso dieta) come vedi dalla figura che segue:

In questa fase, l’unica cosa di cui mi preoccupo durante l’uso di questo tool è di selezionare, alla voce Targeting le opzioni Italia, alla voce Località, e Italiano alla voce Lingua, come mostrato dall’immagine che segue:

Il perché di questa scelta è evidente. Sto realizzando un sito che ha come target unico utenti italiani. Potrei omettere la località, dal momento che i miei clienti potrebbero essere italiani all’estero, ma non cambierebbe di molto il risultato.
Ora clicco su Trova idee e comincio ad osservare il risultato che dovrebbe essere.
Come vedi, comincio ad ottenere spunti interessanti su come sviluppare il sito e le sue sezioni. Infatti, sarebbe certamente interessante parlare nello specifico di dieta vegane e dieta vegetariane, ma anche di dieta proteica e dieta dukan.
A questo punto ho trovato 4 sezioni da includere nel mio progetto. Ovviamente ne potrai aggiungere tante quante ne vuoi, l’importante è che siano coerenti tra di loro.

Ora vado ad approfondire ogni singola sezione, utilizzando sempre lo stesso tool.
Ho infatti inserito la parola dukan nel campo “Parole chiave da includere”. Questa opzione, come in questo caso, può risultare molto utile, perché mi permette di ottenere solo keyword contenti la parola dukan.
In questo modo riesco ad ottenere una lista di keyword strettamente legate alla sezione di cui mi sto occupando, ovvero dieta dukan.
Ora, come in precedenza, vado a valutare il risultato e a selezionare le keyword attorno alle quali posso sviluppare dei contenuti coerenti con il mio sito (che parla di diete) e con la mia sezione (che parla di diete dukan).
Ma come utilizzo le keyword selezionate per sviluppare i contenuti di un blog?
Io solitamente procedo in questo modo.
Grazie alla media delle ricerche mensili mi faccio un’idea di quali sono le keyword più importanti e quali meno. E, in linea generale, le keywords più importanti saranno il fulcro degli articoli più lunghi.
Questo è un ragionamento generale, che spesso seguo, ma a volte no. Quindi, considera questo metodo di lavoro, solo come un consiglio indicativo.
Ecco la mia lista (il numero che vedi indica il numero di ricerche mensili):
- dieta dukan (49.500)
- dieta dukan 7 giorni (5.400)
- dieta dukan schema (2.400)
- dieta dukan menu (1.600)
- dieta dukan pdf (1.600)
Ritornando alla lista, appare evidente come la keyword più importante sia dieta dukan. Mentre tutte le altre sono decisamente meno ricercate, ma comunque sempre importanti…
Questa “classifica” mi permette di fare la seguente scelta. L’articolo più importante della sezione dukan sarà ovviamente incentrato sulla keyword principale.
Solitamente, l’articolo principale sarà anche il più lungo (articolo pillar, oltre 2000 parole), mentre gli altri articoli saranno sviluppati intorno alle keyword secondarie e generalmente saranno più brevi.
Da quasi tutti inserisco un link all’articolo principale e viceversa.
Detto questo, come faccio a capire come sviluppare un argomento in modo completo? Io utilizzo questo stratagemma. Rimaniamo legati all’esempio di cui ho parlato fino ad ora: dieta dukan. Per capire quali sono le sotto sezioni per questo argomento, vado su Amazon e cerco un libro che parla di questo argomento. Poi vado a vedere l’indice e mi faccio un’idea su quali sono i capitoli sviluppati nel libro. Così facendo riesco a capire quali sono le sotto sezioni che dovrò sviluppare per il mio articolo: Questa procedura, mi porta a scrivere un articolo impostato in questo modo: In questo modo ottengo il mio indice sul quale sviluppare l’articolo pillar. Cosa succede se non ci sono libri che trattano l’argomento che ho scelto? In questo caso, basta andare su internet, effettuare una ricerca per la keyword che stai studiando (es: dieta dukan schema) e controllare come vengono sviluppati i primi 10 risultati su Google. Ognuno di questi avrà degli argomenti originali, mentre altri in comune con gli altri. Fai un riassunto di questi argomenti e utilizzarli per sviluppare il tuo articolo. Questo metodo di lavoro, non deve essere interpretato in modo rigido. Ognuno di voi ha delle specifiche esigenze e, per questo motivo, è possibile modellare il mio metodo in base al vostro modo di lavorare e sviluppare contenuti. E, per questo motivo, chi questi contenuti li crea, non può ignorare questa svolta. Questa scelta, a mio parere, ha avuto un grande impatto sulla SEO, che per forza di cose sta evolvendo. La Search Intent sta subendo una metamorfosi, era un bruco che ora cerca di trasformarsi in una farfalla ed in parte ci è riuscita. Detto questo, la ricerca di parole chiave, come descritta nella precedente sezione, potrebbe rivelarsi del tutto inutile se non si comprende l’esatta intenzione che ha l’utente nel momento in cui effettua una specifica ricerca. Ok, allora, cosa vuole un utente quando effettua una ricerca? Gli stati (o micro-momenti, come li definisce Big G), secondo Google stessa, sono quattro: Si tratta di quattro specifici momenti, che se intercettati al momento giusto e nel modo corretto, potranno rendere i tuoi contenuti perfetti per ognuna di queste 4 fasi. #1 Le persone che ricadono nel primo stato sono quelle che sono alla ricerca di informazioni o di ispirazione. Per esempio, quanto allenamento devo fare per perdere 4 kg? #2 Le persone del secondo stato sono quelli che desiderano sapere come è possibile raggiungere un determinato posto. Ad esempio quelli che digitano “ristorante vegano a Roma”. #3 Le persone che appartengono al terzo stato sono quelle che vogliono compiere un azione. Immediata o a lungo termine. Sono le persone che digitano “voglio dimagrire, cosa devo fare?”. #4 Infine, il quarto stato, comprende le persone che sono pronte ad effettuare un acquisto. Questo tipo di persone, hanno probabilmente già passato, in un modo o nell’altro, le altre tre fasi e vogliono gratificare il loro desiderio acquistando qualcosa che desiderano fortemente. Il punto è proprio questo. Comprendere esattamente lo stato a cui appartiene un utente non è una cosa semplice. Tuttavia, possiamo aiutarci con qualche espediente. Ciò risulta particolarmente importante se stiamo facendo o vogliamo migliorare il posizionamento SEO di un e-commerce. Infatti, se per noi non è facile e immediato comprendere l’intento dietro una keyword o una frase, per Google è più semplice. Questo significa che studiando i risultati della SERP, è possibile ottenere preziosi suggerimenti. Per comprendere la natura della ricerca di un utente, controlliamo i risultati per quella keyword e prestiamo attenzione ai seguenti elementi: Facciamo un esempio, digitiamo dieta dukan pdf (che è una delle keyword presenti nella nostra lista). Ecco il risultato: Come puoi vedere, non compaiono annunci. Questo mi fa pensare che Google sappia che gli utenti che fanno questo tipo di ricerca, non sono predisposti ad acquistare, ma probabilmente appartengono allo stato 1 “L’utente vuole sapere”. Proviamo ora con dieta dukan. Come vedi le cose sono già un po’ diverse: Google ritiene che questa ricerca, indica una maggiore propensione all’acquisto da parte che fa questo tipo di ricerca. Facciamo un altro esempio, questo ancora più evidente, utilizzando questa ricerca dieta dukan libro: Anche in questo caso, chiedo aiuto a Goolge. In particolare, ad AdWords. Anche se non ho intenzione di attivare una campagna per la ricerca che segue, trovo molto interessante fare questo tipo di osservazione. Come in precedenza, effettuo una ricerca utilizzando il termine dieta, poi ordino la colonna “Offerta consigliata” per avere prima le keyword con valore più alto (vedi l’immagine che segue). Il risultato ottenuto mi serve, a grandi linee, per capire quali sono le keyword legate alla mia ricerca con una propensione di acquisto più elevata. Devo essere sincero, a volte mi sembra di trovare dei termini poco coerenti, ma ripeto, è solo uno stratagemma empirico per avere una valutazione di questo genere. Come puoi vedere, il valore più alto corrisponde al termine “alimentazione”. Molto attendibile è invece la keyword “integratori per dimagrire”, per il quale viene segnalata anche una concorrenza molto alta (cioè ci sono molti inserzionisti che pubblicano annunci per questa keyword). Stesso discorso per la keyword “prodotti per dimagrire”, mentre mi sarei aspettato una concorrenza più alta per la keyword dietologo. Detto questo, la valutazione che ho alla fine di questo ragionamento, è che ci sono delle keyword che con molta probabilità indicano un desiderio di acquistare più spiccato rispetto ad altre. C’è un terzo modo che utilizzo spesso per comprendere il tipo di ricerca effettuata. Sto parlando della presenza di alcune keyword specifiche che esprimono un forte propensione all’acquisto. Questo tipo di keyword sono divisibile essenzialmente in due gruppi: il gruppo “acquista” e il gruppo “prodotti” Il secondo gruppo invece contiene: Trovare queste keyword durante le vostre ricerche ha alcuni vantaggi evidenti. Riuscire a posizionare i contenuti del sito per questo genere di parole chiave per blog avrà dei benefici enormi. Approfondisci: leggi altri articoli sulla keyword research. Approfondisci: leggiti il manuale Keyword Research Avanzata per andare più a fondo con la keyword research e non solo. Significherebbe attrarre verso il proprio sito persone che vogliono acquistare. Tuttavia, c’è l’altra faccia della medaglia da tenere in considerazione. Un bravo web marketer/blogger/SEO/imprenditore digitale, deve impostare un lavoro sul medio e lungo termine. Deve in pratica realizzare una lista di keyword che contenga sia parole chiave facili da posizionare (magari con basso valore commerciale), sia parole chiave difficile da posizionare ma con alto valore commerciale. Impostare un piano editoriale su una lista di questo genere, porterà visibilità e traffico, stanne certo. Se vuoi affidare a noi la keyword research vai al servizio dedicato. Qualche domanda? Hai un altro modo per fare keyword research? Commenta qui sotto!Search Intent: Intuire le Intenzioni degli Utenti
I motori di ricerca, e Google in particolare, hanno fatto una scelta: quella di premiare i contenuti che forniscono valore a chi ne usufruisce.
Come Comprendere il Search Intent (prima parte)
Come vedi, gli annunci proposti da Google sono molto più evidenti, chiara indicazione del fatto che il motore di ricerca ritiene che questo tipo di parola chiave viene utilizzata da persone che sono più propense all’acquisto.
Come capire il Search Intent dell’Utente (seconda parte)
Come comprendere il Search Intent di chi cerca su Google (terza parte)
Il primo gruppo comprende:Molto probabilmente più alto è il valore commerciale di una keyword, più alta sarà la competizione per quel termine, e quindi più difficile sarà il posizionamento.
Ottimo il suggerimento della campagna di Google Ads per avere dati dettagliati sul volume di ricerca!! Interessante davvero!
Mi fa molto piacere 😀
Una guida esaustiva e con suggerimenti “alternativi”, veramente molto valida. La Keyword Research segna praticamente l’inizio di ogni progetto SEO, ma molti la sottovalutano.
Esattamente.
Buon suggerimento quello di guardare i libri su Amazon dopo aver individuato l’argomento, semplice ma non ci avevo mica pensato! 🙂
Felice di averti aiutato con questo piccolo trick 😉
uno degli articoli più chiari che abbia mai letto sulla keyword research. Grande!
Grazie!
Articolo molto interessante che tiene conto dell’evoluzione della SEO
In effetti ho cercato proprio di creare una guida che fosse non solo al passo coi tempi, ma proiettata verso il futuro. Non si tratta di una tecnica da quattro soldi che potrebbe smettere di funzionare da un momento all’altro; si tratta di una strategia (white hat) che sarà sempre valida.
Come dice sempre Giorgio Taverniti alla fine dei suoi video “…Per un Internet migliore!”
We bello, vedo che vai avanti! Aggiorna il tuo “vecchio articolo” sono tornato!
Chi si rivede! Provvedo subito con piacere 🙂
Continua cosí Lorenz 😉
Grazie! 😉