Fai qualsiasi tipo di ricerca nel mondo della SEO e senza dubbio ti imbatterai in backlinks follow (o “dofollow”) e nofollow.
Presumo, dal momento che hai trovato questo articolo, che non hai ancora chiara la differenza esatta tra link dofollow e nofollow, quando si sta parlando di costruzione di siti.
Non temere, lo scopo di questo articolo è di delineare le principali differenze tra i due, nonché il modo in cui incidono sul tuo sito web.
Questa pagina è una sezione che fa parte del vocabolario della SEO: per scoprire altri termini SEO consultalo. Se vuoi ci sono altre guide sulla SEO che ti aiutano a imparare la SEO da zero.
Nota: tecnicamente, non esiste un termine come un “link dofollow“. Questo è solo qualcosa su cui la stragrande maggioranza delle persone sbaglia. Un link dofollow viene semplicemente chiamato link follow. Il termine nofollow invece è corretto.
Che cos’è un link NoFollow?
Il modo migliore per iniziare questa conversazione è con la definizione di link follow (l’opposto di nofollow) poiché, per impostazione predefinita, tutti i collegamenti ipertestuali regolari online sono follow.
Un link nofollow ha un pezzo extra di codice HTML allegato che indica ai robot dei motori di ricerca di ignorare essenzialmente quel particolare link e di non trasmettere alcun valore alla pagina di destinazione.
Fondamentalmente, sta dicendo a Google di non contare il link.
Ecco come apparirà un link no follow nel codice HTML di un sito:
<a href="https://www.google.it/" rel="nofollow">Google</a>
Notare il tag rel=”nofollow”. I collegamenti dofollow sono quelli predefiniti e non sono necessarie aggiunte di tag al collegamento ipertestuale.
Ecco come apparirà un link follow nel codice HTML di un sito:
<a href="https://www.google.it/">Google</a>
Un link alla tua pagina funge essenzialmente da voto per la qualità dei contenuti del tuo sito web. Più link hai, più i tuoi contenuti saranno affidabili e utili ai robot dei motori di ricerca. Ovviamente i link devono essere di qualità.
Nel mondo della SEO è ben noto come la qualità dei link è più importante della quantità, seppur anche questa conti.
Dal momento che i link con nofollow non trasmettono il “voto” – la “raccomandazione” (in termini SEO) – l’intero motivo dietro il link nofollow è quello di ridurre la quantità di spam online (ad esempio: nelle sezioni dei commenti dei blog) oppure di linkare a siti web di cui non si ha completa fiducia.
Cosa usare per i link esterni
Se stai effettuando il collegamento a un altro sito web e desideri che Google riconosca di esserti collegato a quel sito, devi utilizzare un link follow. I link dofollow sono utili anche per i motori di ricerca in quanto possono aiutare i robot a farsi un’idea più precisa dei contenuti.
Il collegamento ad altri siti è anche una cosa naturale da fare su un sito web che ha a cuore i suoi migliori interessi. Google favorisce sempre i siti con i contenuti più utili, che linkano a risorse esterne autorevoli e quindi meritevoli di ricevere un link dalle tue pagine web.
Come utilizzo il tag nofollow durante la creazione di collegamenti esterni
Uso i collegamenti dofollow per l’80%-90% dei miei link esterni.
Questi sono collegamenti a fonti utili che completano il mio articolo. Uso i link nofollow quando il sito a cui mi collego non ha nulla a che fare con i miei contenuti o credo che abbia un contenuto utile per gli utenti, ma mi pare una PBN (scopri cos’è in questa guida) o comunque un sito non fatto per gli utenti ma solo per scopi SEO.
Usare il nofollow su tutti i link esterni o su molti di essi è da pazzi ed è un segnale di zero conoscenza della SEO.
Cosa considerare per i backlink in ingresso
Finora, abbiamo discusso principalmente delle differenze tra i link follow e no-follow quando si tratta di linkare ad altri siti web.
Ma che dire quando altri siti si collegano a te?
Bene, poiché sappiamo che solo i link di follow-up fungono da voto/raccomandazione per il tuo sito web e trasmettono un po’ di autorevolezza, non dovremmo concentrarci solo su quelli?
La risposta a questa domanda è no.
Sebbene i link follow abbiano un impatto diretto sulle classifiche di ricerca del tuo sito, anche i link nofollow essere utili e sono utili per costruire l’autorità e la credibilità del tuo dominio.
Un collegamento senza follow è comunque un collegamento visibile a tutti gli utenti di Internet, il che significa che ha la capacità di inviare traffico al tuo sito web che è correlato e interessato ai tuoi contenuti. Un collegamento senza follow da un sito web autorevole passerà comunque un po’ di autorità al tuo sito.
Ad esempio, considera i link senza follow da Wikipedia: anche se hanno il rel=nofollow sono comunque link difficili da ottenere e sono segno di autorevolezza nel proprio campo.
C’è da sempre un dibattito in corso sul fatto se i link di Wikipedia possano effettivamente aiutare il posizionamento sui motori di ricerca.
Dal mio punto di vista, la risposta è: sì lo fanno. Potrebbe non aiutare il posizionamento delle singole pagine per le loro parole chiave mirate. Ma da una prospettiva più ampia, aiuta ad avere un segnale di autorevolezza sociale.
E un profilo di link composto interamente da follow links è innaturale.
IMPORTANTE: Un profilo backlink naturale avrà un buon mix di link do-follow e no-follow.
Questo perché appunto solitamente non tutte le persone linkano ad un sito in modo da passargli link juice, alcuni usano (e abusano) del nofollow.
Come sai il principale fattore di ranking su Google è il numero e la qualità dei backlinks che ha una pagina. Ecco una grafica frutto di una ricerca di Searchmetrics sui fattori SEO più importanti:
Come vedi i backlinks nofollow, al contrario di quanto si pensi, sono addirittura più importanti di quelli dofollow. Ovviamente è uno studio e nessuno conosce i reali algoritmi di Google.
Se ancora non mi credi vai a leggerti questo Case Study ben fatto. Anzi, ti riassumo subito i 5 vantaggi dei link no-follow riportati nell’articolo, visto che non è proprio corto:
- Ti fanno notare in fretta da Google
- Permettono di diversificare i tipi di backlinks (andrebbe fatto sempre). Avere solo backlinks follow sarebbe troppo strano e verresti penalizzato – e uscirne non è né immediato né semplice. Nell’articolo si dice che quel sito aveva ben l’89% dei backlinks che erano nofollow ed è passato dal non essere preso proprio in considerazione a finire in prima o seconda posizione, a seconda delle keyword!
- Portano traffico (referral)
- Portano iscritti
- Portano profitti
Pensa sempre all’esempio di Wikipedia… Si sa che i link delle fonti sono no-follow, eppure portano traffico e visibilità.
Considerazioni finali sull’uso dei link Do-Follow e No-Follow
Per i link esterni
Usa i link follow. Condividi il link juice della tua pagina. Non farà male alle tue classifiche collegarti a fonti utili e di supporto che completano il tuo articolo, tutto il contrario.
Utilizza i collegamenti nofollow solo per collegamenti a pagine esterne non pertinenti e link di affiliazione.
Per i link in entrata
La creazione di link follow dovrebbe essere l’obiettivo principale di qualsiasi campagna di link building. Sono quelli che influenzano direttamente le tue classifiche.
Tuttavia, non dovresti ignorare i link di nofollow dai siti web autorevoli.
Sempre di più la link building al giorno d’oggi è anche vista come digital PR e la ricerca e ottenimento anche solo di menzioni del proprio brand. Può sembrare assurdo per i vecchi SEO ma anche investire per ottenere dei link nofollow è salutare per il profilo backlinks del proprio sito web.
Ogni imprenditore vuole spendere solo in ciò che porta risultati (quindi link dofollow), ma acquisire solo e soltanto link dofollow è totalmente innaturale – specialmente parlando di settori competitivi.
Non ci sono sono follow vs nofollow
Non da troppo tempo Google ha introdotto altri tag come il follow e il nofollow: “sponsored” e “ugc”.
Per approfondire ti rimando al link qui sopra, ma devi sapere che ora:
- rel=”sponsored” va usato per qualsiasi link con affiliazione commerciale o link a pagamento;
- rel=”ugc” va usato per i link inseriti dagli utenti, ad esempio nei commenti, sui social o sui forum;
- rel=”nofollow” va usato in modo generico per tutti gli altri casi che non rientrano in queste 2 categorie sopra.
Conclusioni
Questo voleva essere solo un breve post per spiegare le differenze tra le due tipologie di link che vengono continuamente citate nella SEO.
Se vuoi approfondire meglio come funziona la SEO trovi sul blog un sacco di altre guide gratuite.
Impare tutti i termini SEO più comuni nel vocabolario della SEO: https://www.lorenzcrood.com/dizionario-seo
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Buona lettura e buono studio!