Settembre 2019 – Dopo molto tempo Google si aggiorna e decide di cambiare le regole sull’attributo nofollow. Google sembra in vena di rivelazioni in questo periodo (mi riferisco a quanto i SEO hanno da poco appreso sulla paginazione standard).
Il famoso rel=”nofollow” non è più una direttiva che Google prenderà così com’è, ma lo tratterà solo come un consiglio.
Inoltre Google ha annunciato di voler introdurre nuovi attributi per i link (già attivi):
- rel=”sponsored”, che andrà usato con i link sponsorizzati, gli affiliate links (che ti consiglio inoltre di nascondere) o comunque artificiali/commerciali (pubblicità, link venduti, ecc.)
- rel=”ugc”, che andrà inserito nei link nei contenuti generati dagli utenti (come nei forum e nei commenti)
Il rel = “nofollow” rimarrà per tutti quei link di cui non si è sicuri della qualità del sito linkato, o a cui non si vuole passare juice (valore).

Cosa c’è da Sapere
- Sarà possibile usare più attributi contemporaneamente.
- Non c’è bisogno di cambiare gli attributi vecchi, Google continuerà a rispettare gli attributi nofollow, anche se preferirebbe iniziare a vedere “sponsored” sui link commerciali.
- Tutti gli attributi dei link, sponsorizzati, ugc e nofollow, funzionano già oggi come suggerimenti per Google. In quanto a scansione ed indicizzazione, nofollow diventerà un suggerimento a partire dal 1 ° marzo 2020
Perché Queste Novità?
Google ha deciso di decidere se considerare o meno il rel=”nofollow” per non farsi sfuggire informazioni utili sulle pagine linkate, che si possono capire dalle anchor text.
Ovviamente l’ha fatto anche per contrastare la SEO black hat e la link building in generale.
Inoltre si pensa che Google abbia capito che con tutti i link nofollow che ci sono in giro, il motore di ricerca si stia perdendo molte pagine utili o non attribuisca il giusto valore alle stesse (penso ad esempio ai link nofollow di Wikipedia).
Si sospetta che questi cambiamenti annunciati siano già stati usati dagli algoritmi di Google.
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Ciao Lorenzo,sto seguendo anche io attivamente questo cambiamento.
Nello specifico quello che mi interessa maggiormente è il cambio di metodologia.
Anche utilizzando nofollow, Google non ignorerà più il link ma lo analizzerà ugualmente, pur rispettando la volontà dell’autore di non voler raccomandare quella fonte. Gli stessi “sponsored” e “ugc” sono “hints” (suggerimenti).
A mio parere stiamo vivendo un cambio di paradigma che porterà contenuti naturali e generati con expertise (e l’asticella si sta alzando sempre più) ad ottenere piazzamenti ancora migliori. Staremo a vedere.
Colgo l’occasione per correggere un errore. Gli “hints” nofollow, sponsored e ugc sono attivi da ieri. dal 1 marzo 2020 diventeranno “hint” anche i nofollow utilizzati per scopi di crawling e indicizzazione.
Un saluto
Andrea
Ciao Andrea, mi piace il tuo blog 😉
Hai ragione, ora correggo subito.
Grazie per il tuo commento, che sicuramente sarà utile a molti!
Ciao Lorenz. Grazie mille!
Teniamoci in contatto 🙂
Andrea
Ciao Lorenzo, partendo dal fatto che secondo me anche i link nofollow minimamente incidono sul posizionamento globale (diattriba che va avanti ormai da anni), non mi sorprendono affatto queste nuove direttive di Google. L’obiettivo sarà avere un controllo ancora maggiore sulle serp; Big G in fondo è un’azienda e con questa azione sta cercando di fare di tutto per evitare manipolazioni esterne.. E che non ci vengano a raccontare della qualità dei contenuti perchè anche il medical update dello scorso agosto era stato fatto (a detta loro) per questo ma sappiamo bene che qualche casino lo ha fatto…comunque sono molto curioso di sapere quale sarà la ripercussione su tutto ciò a Marzo
Grazie del commento Riccardo!
Siamo sulla stessa linea d’onda vedo.