Sto effettuando il passaggio a ConvertKit, come molti iscritti si sono accorti. Ora vi spiego perché. Ho usato ActiveCampaign per ben 4 anni, poi ho deciso di passare a ConvertKit: una delle scelte migliori per il mio business che abbia mai fatto. Ho deciso perciò di scrivere una recensione di ConvertKit, con i pro e i contro.
Sono sempre stato attirato a dire il vero. ConvertKit mi ha sempre dato l’idea di essere un’azienda seria e affidabile, con un target preciso. Non a caso i guadagni stanno aumentando costantemente.
A parte questo, già da tempo volevo cambiare servizio di mail marketing.
Un servizio di mail marketing è tutto quello che serve per creare un business online di successo, sia che tu sia un blogger, uno youtuber, un influencer o un qualsiasi tipo di creator.
Ti ricordo che per per creare un business vero e proprio ti serve un funnel, che ti permetta di convertire le persone in visitatori, e per crearlo ti serve necessariamente un qualcosa che ti permetta di portare le persone dall’inizio dell’imbuto alla fine, restando in contatto con la tua audience.
Come? Dando valore gratis, via mail.
Passare a ConvertKit… Da Cosa?
Fino ad ora ho utilizzato i seguenti servizi di mail marketing (che molto probabilmente conosci):
- ActiveCampaign > per i lanci di prodotti e automazioni un po’ più complesse
- MailerLite > per la newsletter e campagne semplici
La mia esperienza con ActiveCampaign è stata pessima. Non vuol dire che è un tool pessimo, ma che non fa per me e le mie esigenze da marketer (potrebbe essere ottimo per te).
La mia esperienza con MailerLite è stata piacevole e lo trovo un servizio ottimo per chi ha poco budget.
Parlerò di MailerLite per poco, perché è un servizio di mail marketing a cui non ci si può affidare primariamente. Può essere usato come supporto, come faccio io al momento in cui scrivo (anche se non penso che lo userò ancora dopo aver provato ConvertKit).
MailerLite non è adatto per i blogger e i marketers che fanno (o vogliono fare) soldi con la propria lista.
“Money is in the list”, ricordi?
Parlerò invece di ActiveCampaign, che è un tool più avanzato e può essere confrontato con ConvertKit. Passiamo alla recensione di ConvertKit (ed ActiveCampaign).
Ho Usato ActiveCampaign per (Quasi) 4 Anni
Non avrei scritto questo post se non sapessi davvero di cosa sto parlando. Lo sto facendo perché ho usato ActiveCampaign per anni e ho esplorato tutte le sue funzionalità ed alcune sono interessanti.
A dire il vero prima di ActiveCampaign ho provato GetReponse, quando ancora mi bastavano poche funzioni.
ActiveCampaign è un ottimo CRM, ma quanto al suo editor per creare le mail… Oddio! Ogni volta era un supplizio. A me non è mai interessato creare “belle email”, ma email utili di solo testo con qualche link e massimo un’immagine.
Le belle mail danneggiano il tuo business.
Erano davvero momenti brutti quando dovevo creare un autoresponder o inviare una mail. ActiveCampaign si basa sui “blocchi”, ma questo rende tutto più difficile e laborioso.
Quando l’altezza di riga, il font o il colore del font e dei titoletti sono diversi da un blocco all’altro, allora partono le peggio cose, credimi. Ed io volevo semplicemente creare mail di solo testo, le più semplici.
Per farti capire, questo è lo stile delle mail che invio (cioè solo testo, plain-text):
Se poi parliamo del codice HTML, quello è sempre un obbrobrio. Spesso quando aggiungi dei blocchi la mail si scombussola ed il codice si bugga completamente.
Invece a volte, questa è la cosa che temevo di più, riuscivo a creare mail accettabili. Solo che dall’editor sembravano una cosa, ma nell’inviarle si sballavo tutto: diversa grandezza del testo tra un paragrafo all’altro, link non funzionanti e font diversi.
Perché?
Perché mi ero dimenticato di controllare l’HTML!
Oppure ti ritrovi con blocchi invisibili che servono solo per “fare spazio”, letteralmente.
Mi è anche capitato di avere a che fare con mail che si vedevano differentemente tra desktop e mobile o da un client all’altro (Gmail, Yahoo!, Outlook, Apple Mail, ecc).
Ovviamente avevo provato a creare un template come lo volevo io, cioè minimal, dal caricamento veloce, intuitivo e ben visibile da mobile, ma il fatto è che il sistema a blocchi non te lo permette di fare.
Dopodiché Ho Scoperto ConvertKit
Non ricordo esattamente come è successo, ma è successo.
Probabilmente da qualche articolo o una pubblicità nella sidebar di qualche blog di marketing. Così incomincio ad informarmi e scopro che il posizionamento di ConvertKit è diverso da quello dei suoi competitors.
Già solo la frase nella homepage fa capire il tutto: “Connect with your audience. Make a living doing work you love.“, come il loro motto, che mi ha subito colpito:
Si tratta chiaramente di un prodotto dedicato ai blogger ed ai webmaster che non hanno bisogno di “creare mail con un bel design”, ma MAIL EFFICACI, in grado di convertire.
Lo scopo non è quello di rendere le mail più belle, ma aumentare il tasso di apertura, far crescere la propria community, restare in contatto con loro e possibilmente anche vendere tramite la propria mailing list.
E ConvertKit l’ha capito bene. Guarda cosa c’è scritto nella pagina che ha dedicato a tutti coloro che vogliono passare da ActiveCampaign a ConvertKit.
Niente di più vero, per quanto riguarda noi creators.
ConvertKit è più che un’azienda, è un movimento, che si rivolge ai creators da creator e lo si capisce in poco tempo.
Il suo centro supporto è una sezione del sito con cui sicuramente avrete a che fare, sia all’inizio per prenderci la mano, ma non solo dato che ospita varie chicche utili per il proprio business e migliorare il tasso di apertura delle mail (come questo). In realtà sembra più un forum che un centro assistenza.
Come se non bastasse, regala a tutti i nuovi creators una maglietta, dal costo di $19, molto carina 😀
Quale altro servizio di mail marketing regalerebbe una maglietta in segno di riconoscimento?
Recensione di ConvertKit – Cosa Mi Ha Fatto Subito Cambiare Idea
Io sono un creator. Questo è quello che faccio. E CK è fatto su misura per me. Quindi ho deciso di scrivere questa breve review di ConverKit.
A parte questo, ora ti spiego perché concretamente ho deciso di passare a ConvertKit.
Come probabilmente hai capito mi piace il design minimal e la semplicità di utilizzo.
L’interfaccia è pulita ed è comoda da navigare. La curva di apprendimento è bassissima. Per imparare ad usare ActiveCampaign mi ci sono voluti dei pomeriggi. Per imparare ad usare ConvertKit mi è bastata un’ora circa, senza leggere niente o guardare nessun video.
Nulla a che vedere con qualsiasi altro CMR.
L’approccio di ActiveCampaign è quello di creare una sequenza di mail in un flow visuale che può diventare anche molto complesso, come questo, che usavo tempo fa:
Il fatto è che sono stato obbligato a creare questi intrecci, perché non disponevo di alternative. Ma farlo è stato doloroso e molto (MOLTOOO) lento.
In più non potevo aggiungere mail facilmente una volta che avevo creato l’automazione. Quindi non potevo inviare una mail di follow-up dopo.
Un sistema che accompagni l’utente e lo faccia diventare un cliente fedele è molto più semplice, ed è simile a quello che sto per mostrarti.
Prima una piccola precisazione: al contrario dei suoi competitors, ConvertKit è iscritto-centrico. Quindi non esistono “gruppi” di iscritti.
Esistono solo:
- Le sequenze
- Le automazioni
Il che rende il tutto più semplice.
Ora ti mostro concretamente di cosa parlo…


Nulla di più semplice (ed efficace).
Le sequenze di mail sono semplicemente insieme di mail che vengono spedite nell’ordine in cui sono disposte (a distanza di tot giorni dalla mail precedente).
Le automazioni invece si occupano di spostare gli iscritti da una sequenza all’altra, di aggiungere o rimuovere tag e di altre azioni, basate su eventi (come mostra la GIF di seguito).
Ovviamente poi c’è un area per l’invio di mail normali, le cosiddette “campagne” o “broadcast mail”.
Una delle tante altre chicche di ConvertKit è la possibilità di creare form (quelli sì devono essere un minimo belli, ma soprattutto efficaci, cioè che convertano).

A proposito, se vuoi vederne uno attivo lo trovi alla fine di questo post… Mi raccomando, testalo anche 😉
Ora ti mostro una delle cose che mi piacciono di più, uno di quei tool che possono passare inosservati, ma che sono ciò che distingue CK dagli altri ESP.
Raddoppia il Tasso di Apertura delle Mail in 2 Minuti
Alcuni ESP consentono di rinviare la mail a chi non l’ha aperta, il che è grandioso, perché permette di aumentare il numero raggiunto di persone, con pochi minuti di lavoro in più.
Lo screen qui sopra è relativo ad un post che ho dedicato proprio a questa particolare tecnica di mail marketing.
Il fatto è che molti non consentono di modificare il contenuto della mail, ma solo l’oggetto, come Drip:
Il problema, che sfugge a molti, è che spesso il tasso di apertura delle mail tracciato è minore rispetto a quello reale.
Infatti come fanno i servizi come Drip, Mailchimp, MailerLite o ConvertKit a tenere traccia di quanti aprono le nostre mail? Inseriscono nelle mail delle minuscole immagini trasparenti (anche di 1 pixel), univoche per ogni mail, così che sanno esattamente quali mail vengono aperte e quali no.
Il fatto è che alcuni client di posta bloccano le immagini (ad esempio ProtonMail, ma non solo), oppure a volte non vengono visualizzate quando il client ha il sospetto che si tratti di una mail di SPAM (come accade spesso e volentieri su Gmail, se i nuovi iscritti non aggiungono la tua mail ai contatti o marcano la mail come “sicura”).
Quindi inevitabilmente, se rinvii le mail a chi non le ha aperte, le invierai anche a qualcuno che l’ha già aperta.
Puoi scegliere quindi 2 strade:
- Rinviare la stessa mail con lo stesso oggetto
- Rinviare la stessa mail con oggetto diverso
Il problema è che poco cambia, avrai sempre qualcuno che ti scriverà “Hey Lorenz, mi hai inviato la stessa mail 2 volte.”

Non è mai una cosa simpatica, anche perché rischi di perdere la fiducia dei tuoi iscritti.
Fortunatamente con ConvertKit hai 2 strade in più da poter percorrere, che ti salva da queste situazioni:
- Rinviare mail diverse con lo stesso oggetto
- Rinviare mail diverse con oggetto diverso
Vanno bene entrambi, non fa molta differenza.
L’importante è poter editare le mail che rinvii, in modo da precisare ai tuoi iscritti che gli hai già inviato la stessa mail ed essere completamente trasparente (ti assicuro che la gente adora queste cose).
Ecco un esempio di rinvio ottimizzato e trasparente, del tipo che rendono i tuoi iscritti in true fan.
Hey, ciao, qui è Lorenz (ancora).
Ho provato a inviarti questa mail 3 giorni fa, ma non credo tu l’abbia letta.
Dico “credo”, perché non sempre il mio software di email marketing che stabilisce quanti hanno davvero aperto le mie email (che si chiama ConvertKit) funziona correttamente.
Potresti aver già letto questa mail… Se è così mi scuso!
Cestinala e sarà come se non fosse successo niente.
Ma se il mio software aveva ragione tu stavi per perderti un nuovo contenuto su… bla bla…
Be’, buona lettura allora!
[Segue la mail vecchia]
Pulire la Mailing List: Bastano 2 Clic
Conosci l’importanza di pulire la mailing list? Se la risposta è no, clicca l’immagine a lato.
Con CK posso eliminare i contatti non interessati ai miei contenuti e farlo con 2 clic.
Anzi, posso fare molto di più!
Posso selezionarli e aggiungere loro un tag.
Ci pensa ConvertKit a capire chi è inattivo: chiunque non abbia aperto o fatto clic su un messaggio di posta elettronica negli ultimi 90 giorni ed è iscritto da almeno 30 giorni.

Ovviamente, come abbiamo detto, i software che conteggiano le aperture delle mail possono non funzionare a dovere, se qualcuno legge le tue mail senza visualizzare le immagini al suo interno.
Ecco quindi che a questo punto CK ci viene in aiuto.
Basta creare una regola per cui chi clicca su uno o più link di una o più mail si vede il tag “inattivo” o “cold” rimosso.
Dopodiché mi basta creare una mail con il link specifico (potrebbe essere una pagina apposta del sito col seguente messaggio: “Forte, sei ancora nella mia lista!”, oppure semplicemente la homepage o l’ultimo articolo) e inviarla in broadcast.
La mail può essere simile a questa:
Ehilà,
Voglio assicurarmi di inviare email ai miei lettori davvero interessati in quello che faccio. Quindi sto rimuovendo tutti coloro che non sono attivi. Le mie statistiche mostrano che rientri in quella categoria … È vero?
In tal caso, non è richiesta alcuna azione. Verrai rimosso la prossima settimana.
Ma se stai andando fuori di testa in questo momento pensando: “Aspetta! Adoro le tue email!”, fai clic sul link qui sotto per rimanere nella mia lista.
[Link]
Grazie del supporto e dell’attenzione mostratami fino ad ora!
Tutti quelli che cliccheranno sul link non avranno più il tag “cold subscribers”.
Dopo un tot di tempo mi preoccupo di rimuovere tutti coloro che hanno ancora il tag.
Ecco la mia automazione:
Fantastico, no? Tieni conto del fatto che prima facevo molti più passaggi.
Attenzione: puoi ricevere gratuitamente il link di questa automazione (insieme agli altri bonus… Te ne parlo alla fine del post).
Perché NON Passare a ConvertKit
- Vuoi solo creare email belle da vedere (con il metodo drag-and-drop)
- Non vuoi investire nel tuo blog e la tua audience per farla crescere
- Non vendi prodotti o servizi
- Gestisci diverse e separate audience (come ti ho detto, CK è iscritto-centrico)
Vorrei precisare l’ultimo punto, che distingue CK. Il fatto che non vi siano gruppi di iscritti separati consente di non avere duplicati e pagare due volte per lo stesso contatto, dopodiché si può organizzare la propria lista comodamente con tag e segmenti. L’unico caso in cui questo crea problemi è quello per cui stai gestendo due aziende distinte dallo stesso account.
Ebbene sì, ConvertKit ha introdotto le newsletter a pagamento ricorrente (mensile) oppure con un pagamento unico. La fee che si prende ConvertKit è di solo 3,5%, una percentuale bassa comparata ad altri tool che permettono di creare membership online.
Ora puoi creare un abbonamento per la tua newsletter e creare una membership esclusiva, come fosse una specie di Patreon.
Ti basterebbe avere una newsletter da €10 al mese con 300 abbonati per crearti uno stipendio mensile di €2895 (esclusa la fee del 3,5%).
La chiave di tutto ciò è trovare la giusta nicchia di mercato (il link rimanda alla mia guida completa alla scelta) e non creare una newsletter generica; il secondo passo è fornire reale valore alle persone di quella specifica nicchia con informazioni non reperibili ovunque o basate sulla tua esperienza.
Le potenzialità di questa nuova funzionalità sono incredibili.
Com’è il layout e il design di Convertkit
A livello pratico, ConvertKit è molto intuitivo da usare, ecco qualche immagine del software.
Conclusioni
Wow!
Questo doveva essere un rapido update sul perché le mie mail sono cambiate e perché sto passando a ConvertKit.
Nei prossimi mesi scriverò altre guide su come usare ConvertKit correttamente, vendere tramite le mail e tanto altro.
🎁 BONUS ESCLUSIVO (€525)
- Il mio corso sullo streaming (StreamInc) completamente gratis (che solitamente vendo a €397)
- La configurazione di ConvertKit ottimale per aumentare al massimo il tasso di apertura (€47)
- 2 template HTML per le email impossibili da trovare altrove, ottimizzati per le conversioni (€47)
- 2 guide complete sull’email marketing (164 pagine – €47)
- La guida su come vendere online con le mail (per creators) (55 pagine – €17)
- L’automazione per pulire automaticamente la newsletter (€17)
Per ottenere il bonus devi:
- Cancellare i cookie (scopri come) > Molto importante!
- Assicurati di non usare una finestra in “modalità incognito” del tuo browser.
- Iscriviti a ConvertKit cliccando il bottone di seguito.
- A questo punto, contattami e verificherò nella mia dashboard che ci sia il tuo ordine referral.
- Ti darò l’accesso al bonus esclusivo.
Appena inizi a usare CK anche tu, ti consiglio di leggere questa guida introduttiva molto utile.
P.S. ConvertKit è in continua evoluzione e punta ad aggiungere varie altre funzionalità nel corso del tempo, pensate apposta per i creators come noi.
Disclaimer: questa recensione di ConvertKit contiene link di affiliazione, ciò significa che per ogni vendita otteniamo una commissione. Ciò non costa nulla in più a te, ma ci aiuta a continuare a pubblicare contenuti utili e aggiornati. Inoltre, la politica di questo blog è quella di sponsorizzare prodotti/servizi di qualità certa, personalmente testati. Grazie per il tuo supporto!
Mah. Ho letto e riletto con attenzione il tuo articolo. Ben fatto e dettagliato. Può essere che CK sia meglio di AC, ma sparare a zero in questo modo, mi sembra un pò forzato.
Come ogni cosa, il tool giusto non esiste, ma fidati che AC per tante situazioni è notevole.
Ciao.
Ciao Massimo, apprezzo il tuo commento sincero, ma ti dirò che con tutta sincerità mi son trovato molto male con ActiveCampaign (senza esagerare).
Ovviamente se hai un e-Commerce e devi inviare delle “mail belle” può essere ottimo.
Ma sicuramente non è adatto a chi come me è attento alle conversioni, all’efficacia, ai tassi di apertura, al vendere online e creare e far crescere una community.