Ogni anno noi SEO pubblichiamo articoli sulle news che provengono dal mondo di Google. Spesso si tratta di trattati filosofici ad alto “contenuto fuffoso”, altre volte di veri e propri paragrafi schifezza messi lì tanto per occupare spazio, simili a quelli dei siti gossip.
ATTENZIONE: Il titolo è ironico e altamente click-bait. Cercherò di non farlo più, ma spero di farmi perdonare con il sorriso che ti strapperò con grazie a questo pseudo-articolo scoop.
Il 2023 si preannuncia l’anno migliore per pubblicare e leggere alcune novità PAZZESCHE simili a quelle elencate qui sotto, che sicuramente saranno pubblicate a breve:
- La SEO morirà (per l’ennesima volta, visto che ha più vite di un gatto) perchè c’è stato un colpo di stato ai piani alti di Google: un gomblotto!!
- Il sito dei clienti si troverà ancora in terza pagina perchè c’è stato un gomblotto
- La lista dei migliori SEO italiani si aggiornerà di nuovo e verrà pubblicata su siti appena avviati non per ottenere visibilità, backlinks o quant’altro, ma per amore della conoscenza. 😇
- Diremo che Google in realtà si fa pagare e che c’è un gomblotto (sì, ancora). Solo Obama ci salverà (o Trump, come preferisci).
- Diremo che è cambiato tutto e che niente è più lo stesso.
- Nemmeno noi saremo gli stessi.
- Solo lui sarà sempre lo stesso.
- Il 2020 è stata una pacchia, per non parlare del 2019. Il 2018, non pensiamoci, altri tempi… Ognuno faceva quello che gli pare!! Ma la SEO nel 2023 sarà un macello. Pochi siti sopravviveranno al massacro… Altro che Mobilegeddon!
- Diremo che Google spamma; che è puro SPAM. Che andrebbe penalizzato – e sarebbe costretto a chiedermi una mano col servizio di depenalizzazione – e che se ci fossi io l’avrei ripulito di tutta la schifezza che c’è (e che avrei portato il mio sito almeno in seconda pagina di nascost… Shhh!).
- Continueremo ad usare immagini e titoli fasulli per fare click-baiting (come l’articolo di un tizio strano su Dario Vignali o quello che stai leggendo)
- Ci vanteremo coi clienti dei nostri 20 anni di esperienza, anche se Google è stato fondato nel 1998, perchè in realtà l’abbiamo inventato noi e ce l’ha rubato Matt Cutts
- Diremo che non cambierà nulla
- Troveremo altri 1000 modi per ripeterci le stesse identiche cose da quanto Matt era in fasce
- Diremo di avere la verità in mano
- Pubblicheremo casi d’uso del tutto inutili o articoli del tipo “La SEO è morta”, per tenere le informazioni migliori da vendere negli info-prodotti (di qualcosa dovremo pur vivere, no?)
- Scriveremo che la SEO è il modo migliore per fare soldi online
- Poi ci iscriveremo ad un paid to write di bassa qualità
- Content is king, perchè l’ha detto lui
- Diremo che il PageRank non conta più nulla
- Ci concentreremo solo ed esclusivamente sul PageRank
- Penseremo: SEO Black Hat? EBOLA, MORTE, PENALIZZAZIONE
- Convinceremo un cliente del fatto che noi SEO siamo perfettini al 200%, e poi tutti a fare link building
- Usciranno, infine, decine di articoli anti-bufala per smentire tutti i precedenti 22 punti.
- Quando leggerai un articolo del genere avrai la straordinaria sensazione di stare imparando qualcosa di utile
Ok, ho finito tutte le mie idee, ma se ne hai altre commentale pure qui sotto…
Scherzi a Parte, Come Stanno Davvero le Cose?
Te lo spiega, in modo eccellente, Giorgio Taverniti:
Insomma, come hai capito, 2018, 2019, 2020, 2023 o 2023 son solo parole utili da inserire nei titoli dei propri post per far sì che gli utenti capiscano che non si tratta di contenuti di un’era fa.
Ma non esserne ossessionato.
La SEO ha sempre un solo obiettivo: dare agli utenti la miglior esperienza possibile, e se la fa come si deve, non si cambiare troppo negli anni 😉
Fare SEO nel 2023 sarà esattamente come lo è stato in tutti questi anni, se l’hai fatta bene. Se non è così o temi di esserti perso qualcosa incomincia a studiarla (guide più interessanti: tecniche SEO, guida alla SEO tecnica, consigli SEO avanzati).
UPDATE: quest’anno nuovo video di Giorgio Taverniti, che seguo con costanza e vi consiglio se volete tenervi aggiornati sul mondo della SEO e dei social.
Spero che questo articolo ti sia piaciuto… Mi raccomando, iscriviti!
Beh, sicuramente dietro tutto questo c’è un piano, un grosso gombloddo per mandarci tutti all’ultima pagina della SERP. Addio traffico, addio vendite e addio affiliate marketing. Oltre alla morte definitiva della SEO morirà anche il Business Online.
Ahah hai proprio ragione Michele 😀
Ma stiamo ancora a parlare di SEO ? Ma non era morta ? Eppure mi pareva di averlo sentito da qualche parte … Mah!!!!
Mah, non so… Questo vuol dire che io vivo di una cosa che non esiste? Può darsi… 😀
La questione della SEO che morirà si ripresenta con forza da almeno 5 anni. Il bello è che molte persone non sanno ancora cosa sia, mentre altri già dicono che sia morta.
Punti di vista, ma ciò che conta per noi sono solo i fatti e i risultati sul campo. 🙂
Hai ragione Federico, sono assolutamente d’accordo.
Buona fortuna con i tuoi progetti… Sono iscritto alla newsletter e ho ricevuto gli updates 😉
La SEO è immortale come highlander o c’è veramente un gomblotto nel 2021?
Ottimo Articolo
Grazie Mirko, più che altro spero ti sia stato utile!
Molto Utile, è sempre bello leggere vari punti di vista sulla SEO così da capire se quello che sai è coerente con i trend di mercato o aggiungere nuovi mattoncini al tuo bagaglio di esperienze.
Hai ragione Mirko, concordo. Anche a me piace leggere diversi punti di vista per avere un quadro complessivo.
Bel articolo come sempre. Si vede che hai molta esperienza nel settore Seo.
Grazie, Kyle!
Una lista di nomi interessante! Non ci sono io, ma va bé!
Dovrò scrivere qualche articolo sulla morte della SEO 😀
Ahahah credo proprio di sì 😀
Ciao, ho provato, inserendo la mia mail, a scaricare il contenuto sulle nicchie, ma non da segni di vita…
Mi spiace per l’inconveniente; ora ti ho aggiunta 😉
Be’, allora siamo già preparati 😀
In ogni caso, per l’Ebola siamo arrivati (pare) a un vaccino – almeno in quel campo, il progresso non si è fermato!
Sì, infatti 😀
Beh, il punto 10 è un sempreverde 😀
Lo penso anch’io, Alessia.
Tutti vogliono visibilità, ovvio. Ma credo anche che non sia una brutta cosa in sè.
Solo se si abusa dell’attenzione degli utenti allora il click-baiting è scorretto. Ma finchè a qualità del contenuto è alta e la sua utilità è indubbia, credo che un immagine o un titolo fuorviante ci stia. 🙂
Insomma è tutto un gomblotto!!! 🙂
Esatto, Pietro!!! 😀