Non tutti sanno che la SEO non è tutta uguale e si divide principalmente in 3 aree in cui alcuni SEO decidono di specializzarsi: SEO tecnica, SEO OnSite/OnPage e SEO OffSite (link building). In questo articolo vedremo cosa è la technical SEO e come puoi imparare a farla per il tuo sito.
Ovviamente questa è una guida introduttiva, per guide più specifiche su singole strategia di SEO tecnica puoi consultare la categoria SEO e troverai diverse guide su specifici argomenti di SEO tecnica interessanti come:
- Come trovare i link rotti (broken links) [tutti i metodi+il migliore!]
- Come Velocizzare WordPress del 245%: Guida Definitiva
- 67 Tecniche SEO EFFICACI per migliorare il posizionamento su Google [MEGA PACK]
- Quando NON Dovresti Rimuovere le Stop Words dagli URL
- Audit SEO: Cos’è e Come si Fa un’Analisi SEO di Qualità
- Redirect 301: Cos’è, Quando Serve e Come si Fa
E queste sono solo alcune… Se ti iscrivi alla newsletter ne puoi ricevere molte altre esclusive; ma ora vediamo innanzitutto cos’è la SEO tecnica.
Che cos’è la technical SEO?

La technical SEO (in italiano “SEO tecnica”) è l’insieme delle pratiche per rendere più semplice l’attività di scansione dei siti web da parte dei crawler dei motori di ricerca. Tali attività comportano la configurazione ottimale dei parametri tecnici del sito.
La technical SEO si preoccupa di migliorare tutti quei parametri SEO strettamente tecnici che influenzano in modo positivo la sua velocità, l’usabilità, la chiarezza delle informazioni delle pagine del sito, la scansionabilità efficace da parte dei crawler di Google, l’architettura del sito e la sicurezza dello stesso.
La SEO tecnica è importante?

Sì, la SEO tecnica è molto importante ed è la prima area della SEO da cui si dovrebbe partire a lavorare quando si crea un sito o quando un consulente SEO viene assunto per migliorare la SEO di un sito.
Il motivo è molto semplice: la SEO tecnica va a migliorare i parametri che influenzano l’intero sito web nel complesso, quindi tutte le sue pagine e l’intera sua struttura.
La SEO OnSite/OnPage dovrebbe essere attuata solo in secondo piano, quando almeno la maggior parte della struttura del sito e delle impostazioni SEO tecniche dello stesso sono sistemate.
E la link building, che molti sbagliano ad attuare subito, dovrebbe essere l’ultimo passaggio da andare ad implementare.
Senza una buona architettura non si va da nessuna parte.
Se la link building è un’attività che può essere fatta oppure no a seconda dell’importanza del posizionamento per un sito web, della competizione, della capacità del sito di attrarre link in modo spontaneo facendo link earning, ecc… Non si può dire lo stesso della SEO tecnica, che è imprescindibile ed è un prerequisito per poter migliorare il posizionamento di un sito web.
Solitamente non è abbastanza ottimizzare a livello tecnico un sito per posizionarlo, ma è la condizione necessaria (e non sufficiente) perché ciò avvenga.
Fondamentalmente se parliamo di SEO, l’aspetto tecnico è la prima fase di cui preoccuparsi.
Sarebbe sicuramente meglio occuparsene quando si crea un sito, ecco perché sarebbe meglio affidarsi ad un consulente SEO per la creazione di un sito web e non a degli sviluppatori o dei grafici (a meno che ci siano esigenze particolari).
Un consulente SEO serio infatti non crea siti web che siano solo belli esteticamente, può anche farlo, ma si preoccupa principalmente che il sito web parta già col piede giusto e sia già ottimizzato per tutti quegli aspetti della SEO tecnica che vedremo successivamente.
Un sito web può certamente anche essere ottimizzato anche successivamente, ma a livello di costi conviene molto di più richiedere la creazione del sito ottimizzato piuttosto che pensarci dopo e pagare nel complesso molto di più. E non sempre si possono sistemare i problemi SEO tecnici se il sito è online da un po’ di tempo o comunque non è così semplice e si rischia di fare casini e peggiorare la situazione se non si è esperti (ad esempio cambiando permalink, https, architettura, redirect, ecc.).
Nella maggior parte dei casi se invece chiedi un preventivo per la creazione di un sito web o blog che sia ottieni già il prezzo basato su un sito web ottimizzato, perché i SEO sanno bene che un sito che non è pensato per ottenere visibilità è come un’automobile senza il serbatoio (e non è pensata per viaggiare).
Quali sono i vantaggi dell’ottimizzazione SEO tecnica?
Be’ i vantaggi sono che il sito web ottimizzato per tutti gli aspetti tecnici della SEO sarà in grado di scalare le SERP di Google. Ovviamente serve anche la SEO OnPage per le singole pagine, cioè scrivere i contenuti in ottica SEO, e nella maggior parte dei casi alla fine bisognerà anche agire di link building se si vuole acquisire autorevolezza e competere per keyword competitive.
Con una perfetta SEO tecnica il budget investito in contenuti, SEO OnPage (copywriter che seguono linee guida SEO redatte da un SEO specialist + consulente SEO che controlla i contenuti) e link building non verrà sprecato totalmente o parzialmente.
Entrando negli aspetti più concreti, la technical SEO permette di:
- Avere una buona architettura per il sito;
- Permettere ai bot di Google e gli altri motori di ricerca di scansionare facilmente le pagine;
- Evitare di sprecare crawl budget dei bot di Google;
- Avere la migliore velocità del sito possibile;
- Avere una migliore esperienza utente;
- Avere un maggior tempo di permanenza sul sito web;
- Avere quindi come conseguenza di tutti questi miglioramenti più traffico, più conversioni e più vendite;
Ecco il motivo per cui cui la SEO tecnica è fondamentale ed è il primo passo da compiere su un sito web, blog o ecommerce che sia.
Aspetti di SEO tecnica da prendere in considerazione
Vuoi ottimizzare un sito web appena creato o comunque che non è mai stato ottimizzato a livello tecnico? Benissimo, ecco cosa sicuramente dovresti ottimizzare.
Come ho detto, “SEO tecnico” non è solo scansione e indicizzazione.
Per migliorare l’ottimizzazione tecnica del tuo sito, devi tenere in considerazione:
- Javascript
- Sitemap XML
- Architettura del sito
- Struttura dell’URL (permalink)
- Dati strutturati (schema markup)
- Contenuto thin (“scarso”)
- Contenuti duplicati
Hreflang - Tag canonici
- 404 pagine
- Reindirizzamenti 301
- Navigazione breadcrumb (“briciole di pane” letteralmente)
- Problemi di indicizzazione evidenziati nella Search Console
- Velocità del sito
Vediamone i principali in questa guida completa alla SEO tecnica, che però ti devo avvisare: per quanto possa essere completa non può andare troppo nel dettaglio di ogni singolo aspetto SEO, quindi usa i link esterni e interni di approfondimento! 🙂
Come fare SEO tecnica e strumenti utili
Tra poco vedremo coem fare SEO tecnica e cosa prendere in considerazione.
Vediamo un attimo però quali strumenti e tool ti consiglio:
- SEO Tools by Merckle
- Google Pagespeed
- Google Search Console
- Siteliner.com
- Screaming Frog
- Test di Google per l’ottimizzazione mobile
Caratteristiche di un sito web tecnicamente ottimizzato
É un sito veloce
In particolare avere una ottima velocità di caricamento sul sito è fondamentale per offrire agli utenti un’esperienza di navigazione piacevole, infatti Google ci premierà se avremo un sito veloce e ci penalizzerà se sarà particolarmente lento, dato che non è bello dal punto di vista degli utenti navigare un sito lento.
E poi un sito che ci mette più di 3 secondi a caricare viene abbandonato dal 53% delle persone (secondo una ricerca di Google, fonte direi più che autorevole, che riguarda il lato mobile).
Non penso che tu voglia investire in un sito web che sia adatto ad attrarre clienti per poi perdere clienti in questo modo, o no?
Come puoi capire se la velocità del tuo sito è buona oppure no? Usa strumenti per il testing come:
- https://gtmetrix.com/
- https://www.webpagetest.org/
- https://developers.google.com/speed/pagespeed/insights/
- Lighthouse
La maaggior parte dei test ti fornirà anche indicazioni su cosa migliorare, come ad esempio fa il tool Pagespeed proprio di Google
Puoi anche dare un’occhiata ai dati importanti dei Core Web Vitals poiché Google li utilizza per indicare l’esperienza della Pagina. Puoi trovare i dettagli sui segnali web essenziali dentro la Search Console a questo indirizzo e vedere quali pagine dovresti migliorare secondo Google.
Sì, ok ma dopo come posso velocizzarlo il sito? Se hai un sito WordPress ecco la guida definitiva alla velocizzazione del tuo blog.
É un sito scansionabile facilmente
L’architettura di un sito dovrebbe essere semplice.

Si tratta di aiutare sia gli utenti che Google a trovare la pagina del sito che interessa idealmente entro 3 clic dalla homepage/pagina di atterraggio sul sito.
Ne ho già parlato anche nella guida completa sulla SEO per ecommerce a dire il vero (anche se in tal caso è inevitabile che si sia un po’ di profondità in più per la categorie e le sottocategorie, ma deve essere gestito tutto nel modo più semplice e fruibile possibile, ad esempio con menu adattabili e permalink non indentati).
Ecco un’immagine presa da quell’articolo sulla struttura degli ecommerce, ma dopo vediamo anche la struttura ideale dei tradizionali siti/blog.
Ecco come si presenta un’ottima struttura “orizzontale” di un sito facilmente scansionabile da entrambi: utenti e motori di ricerca.

Ecco invece una struttura pessima da evitare:

Puoi controllare la struttura del tuo sito in forma grafica o con i dati presentati in forma di tabella con Screaming Frog SEO Spider, un tool INDISPENSABILE per chi fa SEO tecnica.
Un buon internal linking è fondamentale ed è sottovalutato dalla maggior parte dei blogger e webmaster. Degli ottimi link interni andrebbero inseriti non solo nei post nuovi verso vecchie pagine, ma anche nelle vecchie pagine correlate verso i nuovi contenuti.
Una strategia di aggiornamento dei contenuti è fondamentale se vuoi avere un vantaggio competitivo sui tuoi competitor.
Puoi inoltre decidere come indirizzare i bot di Google, bloccando la scansione di alcune cartelle o pagine specifiche dal robots.txt, oppure usare meta robots per specificare se vuoi che una pagina non venga indicizzata oppure che non ne vengano seguiti i link all’interno della stessa.
É un sito senza link rotti e (possibilmente) senza redirect
I link 404 sono la morte dell’esperienza utente per definizione.
Sono ciò che ti fa perdere clienti e vendite in modo CERTO.
Eh già, un’attività di scansione costante con Screaming Frog è la cosa migliore per evitare link rotti e redirect inutili che fanno perdere tempo agli utenti e fan capire a Google che non aggiorni molto le tue pagine.
Sì, puoi anche usare plugin WordPress o estensioni interne al tuo CMS per scoprire i link rotti, come Broken link checker.
Ma io te lo sconsiglio, soprattutto se hai un hosting condiviso, perché vai a far fare il lavoro di scansione in modo costante alla CPU del tuo server che potrebbe “arrabbiarsi” o “stancarsi” a seconda degli hosting (intendo che vai ad appesantire il sito e probabilmente renderlo più lento con task che possono essere fatte dalla CPU del tuo pc o quella del consulente SEO a cui ti affidi).
Comunque ho scritto una guida completa su tutti i metodi per trovare link rotti sul tuo sito.
Vuoi fare più dei tuoi competitor e mostrare a Google che tieni molto al tuo sito? Bene allora trova e rimuovi anche tutti i redirect 301 o di qualsiasi altro tipo (nel limite del possibile ovviamente – non tutti i redirect si possono rimuovere – ad esempio quelli dei link affiliati se li gestisci in modo corretto).
É un sito senza pagine duplicate che confondono Google
In teoria tutti lo sanno, ma non molti fanno una scansione del sito per individuare contenuti duplicati.
I contenuti duplicati confondono Google e danneggiano la SEO del tuo sito web.
Non devono essere per forza “contenuti duplicati” ma anche “pagine duplicate” (quindi ad esempio anche se hanno quasi zero contenuto e zero utilità, tipo pagine tag e archivio vuote di blog o ecommerce enormi, dovreste rimuoverle e preservare risorse di scansione).
Se proprio una pagina duplicata è utile per gli utenti, devi però usare il canonical e trattarla in modo corretto, cioè segnalare a Google che appunto è solo una duplicazione utile per le persone.
ATTENZIONE: il canonical dovrebbe essere visto come l’ultima strada da seguire, è PREFERIBILE comunque avere SEMPRE pagine uniche. I canonical servono tendenzialmente per pagine boilerplate generate dai CMS, ma un sito ideale non dovrebbe avere canonical che non siano autoreferenziali.
Ciò è più che fattibile se il sito è stato costruito da un SEO e gestito da un SEO per la maggior parte del tempo. In tutti gli altri casi spesso i SEO devono usare il canonical come pezza per risolvere problemi tecnici appunto. La realtà dei fatti è che spesso i SEO vengono chiamati in causa solo quando i gestori dei siti pensano che sia arrivata l’ora di investire in SEO, non quando ne hanno davvero bisogno (però dopo non si possono pretendere miracoli).
Per analizzare i contenuti e trovare potenziali pagine/contenuti duplicati usa tool gratuiti come Siteliner.com o sempre Screaming Frog.

É sicuro
Un sito ottimizzato dovrebbe al giorno d’oggi avere sicuramente l’HTTPS e più in generale garantire elevati standard di sicurezza alle persone che lo visitano.
Una delle cose più cruciali comunque è implementare l’HTTPS, che è a tutti gli effetti un fattore di posizionamento SEO.
Ci sono tanti altri metodi per mettere in sicurezza il proprio sito, dall’usare credenziali difficile, il disabilitare l’editing del codice del sito per gli utenti, fare aggiornamenti costanti, usare plugin senza falle sicurezza. Ci sono anche tecniche più avanzate come disabilitare l’XML-RPC, o altre tecnicheavanzate come nascondere la versione di WordPress che è una tra le tante funzioni incluse nel mio plugin Boost SEO.
Hai creato un blog su WordPress su Siteground come ti consiglio di fare se vuoi avere un blog? Benissimo, allora ti ritroverai già installato (o al massimo puoi installarlo) il plugin gratuito Siteground Security.
Come configurarlo? Semplicissimo, abilita tutte le funzioni se non sei esperto.
Ha una sitemap XML e un file robots.txt ben impostato
Nella SEO tecnica rientrano anche queste cose appunto strettamente tecniche.
Una buona sitemap si può ottenere usando plugin gratuiti o pagamento tipo Yoast o tanti altri.
Oppure se non è un sito WordPress si può generare con diversi tool online o anche con programmi desktop più avanzati come Screaming Frog, che come avrai capito è il coltellino svizzero di un bravo technical SEO.
La sitemap la puoi anche indicare nel robot.txt e io lo faccio sempre, anche se basta che la inserisci nella Search Console per webmaster (io comunque preferisco fare entrambi).
Dopo quando vedremo alcuni dei problemi di SEO tecnica più comuni comunque ti parlerò ancora del file robots.txt e come impostarlo.
É un sito multilingua/multipaese? Deve avere l’hreflang
Nella sitemap e nelle pagine di un sito multilingua ci dovrebbero essere chiare indicazioni di quali sono le differenti pagine web varianti nelle diverse lingue.
Se il tuo sito ha come target più di un paese o più paesi in cui si parla la stessa lingua, i motori di ricerca hanno bisogno di un piccolo aiuto per capire quali paesi o lingue stai cercando di raggiungere.
Se li aiuti, possono mostrare alle persone il contenuto giusto.
Questo risolve anche un possibile problema di contenuti duplicati: anche se il tuo sito negli Stati Uniti e nel Regno Unito mostra lo stesso contenuto, Google saprà che è scritto per una regione diversa. Quindi NIENTE CANONICAL in questo caso, mi raccomando!
13 Problemi di technical SEO comuni
Ecco tutti i suggerimenti e i trucchi di technical SEO avanzati che possono fare la differenza. Questi sono i miei consigli e i migliori consigli SEO (clicca per trovarne altri) selezionati condivisi da Google o altri SEO di spicco.
Anche se Google sta migliorando sempre di più nella comprensione di JavaScript , i proprietari dei siti dovrebbero fare del loro meglio per includere quanti più contenuti possibile nel codice sorgente originale del sito web. Qualsiasi contenuto visibile solo dopo il rendering verrà indicizzato nella cosiddetta seconda ondata di indicizzazione.

Per verificare come si comporta il sito senza JavaScript, usa l’estensione gratuita Web Developer (per Chrome, ma c’è anche per Firefox) e fai clic su Disabilita JavaScript.
Aggiorna il sito e verifica se puoi accedere al suo menu di navigazione e utilizzarlo normalmente. Se il sito non supera il test, puoi fare il render (ad esempio, usando Screaming Frog) e confrontare la sorgente e il codice renderizzato.
Clicca su SEO Spider per andare nelle impostazioni di configurazione.
In Rendering puoi scegliere il tipo di rendering che preferisci (il modo in cui vuoi vedere il sito).
Dopodiché in estrazione se vuoi confrontare il codice devi salvarlo.
Ecco quindi che se selezioni nel menu in basso Visualizza sorgente vedrai le differenze tra il codice dei due diversi rendering (orignale e rendering che hai scelto).
Problema SEO n. 2: il tag <noscript> nell’head contiene elementi non validi come <img> o <h1>
Il tag <noscript>
viene utilizzato per definire contenuti alternativi per gli utenti che non dispongono di JS nei propri browser. Se il tag <noscript>
viene utilizzato nella sezione <head>, può contenere solo elementi <link>
, <meta>
ed <style>
.
L’aggiunta di tag <img>
del tag <noscript>
inserito nella sezione <head>
non è valida e può portare alla rottura dell’intestazione delle pagine, cioè la sezione <head>
. Gli elementi <img>
possono essere utilizzati nel tag <noscript>
solo se è posizionato nel file <body>
.
Problema SEO n. 3: il tag meta robots non è nell'<head>
Il tag meta robots, che informa i motori di ricerca sull’opportunità di indicizzare una determinata pagina e seguire i collegamenti su di essa (index e follow), dovrebbe essere inserito nella sezione <head>
.
Metterlo nel <body>
o altri elementi del sito non è valido anche se i motori di ricerca dovrebbero essere in grado di rispettarlo e capirlo anche se si trova nel corpo della pagina (<body>
).
Problema SEO n. 4: bloccare l’accesso a immagini, file JavaScript o fogli di stile nel robots.txt
Non consentire immagini, file JavaScript o fogli di stile nel robots.txt può impedire a Googlebot di eseguire correttamente il rendering della pagina e di visualizzarne tutti i contenuti.
Ovviamente, se il robot non riesce a vedere tutto il contenuto, avrà un impatto negativo sulla visibilità e sul posizionamento del sito.
Ecco perché alcuni SEO consigliano addirittura di inserire nel robots l’indicazione per far accedere chiaramente ai bot di Google anche tali file:
User-Agent: Googlebot
Allow: .js
Allow: .css
Io per ora utilizzo questo approccio, anche se è solo qualcosa in più.
Ad esempio Yoast consiglia un robots.txt pulito e praticamente vuoto per la maggior parte dei siti web (il che è giustissimo) ed infatti adotta lo stesso approccio per il suo robots.txt.
Non sempre son d’accordo su quanto consiglia Yoast, ma in questo caso assolutamente sì.
Problema SEO n. 5: il tag canonical non è all’interno della sezione <head>
L’unico luogo in cui è possibile definire il canonical tag è nella <head>
della pagina. Se il rel="canonical"
è definito da qualche altra parte (ad esempio all’interno del <body>
), verrà totalmente ignorato da Google e da altri motori di ricerca.
Problema SEO n. 6: ci sono più tag canonici (e forse non corrispondenti)
Dovrebbe esserci un solo elemento di collegamento canonico per pagina e definito solo in un modo. Gli elementi di collegamento canonico possono essere definiti sia nell’<head>
della pagina che nell’intestazione HTTP.
Tuttavia, non è una buona pratica definirli usando entrambi i modi ed è un grave errore se i tag canonici non coincidono.
Problema SEO n. 7: avere un elemento di collegamento canonico vuoto o malformato
Se l’elemento rel="canonical"
è vuoto o non è valido (ad es. ci sono errori di battitura), i motori di ricerca ignoreranno completamente questa direttiva e decideranno da soli quale sia l’indirizzo canonico di questa specifica pagina web.
Infatti avrai sicuramente notato l’indicazione della Search Console che ti avvisa di come Google ha preso una decisione in modo indipendente su qualche pagina del tuo sito per quanto riguarda il canonical.
Ecco, può ad esempio essere per questo motivo (ma non solo).
Problema SEO n. 8: avere un tag canonico che punta alla versione HTTP
Questo è un problema molto comune dopo la migrazione a HTTPS o lo spostamento del sito di staging (che spesso non utilizza un certificato SSL) in produzione.
Se il sito ha un certificato SSL e viene caricato su HTTPS, i link canonici dovrebbero sempre puntare alla versione HTTPS.
Problema SEO n. 9: Conflitto di index/noindex o direttive follow/nofollow
Le direttive noindex
e index
o follow
e nofollow
(scopri la differenza tra link follow e nofollow) devono essere definite una sola volta in HTML o nell’intestazione HTTP.
È un problema serio se queste direttive sono definite sia nell’HTML che nell’intestazione HTTP e se sono in conflitto tra loro.
Google potrebbe non scegliere quello che vuoi che scelga.
Problema SEO n. 10: il canonical che punta alla home page
Questo è uno degli errori degli URL canonici più comuni e anche uno dei più gravi.
Succede quando tutte le pagine web del sito hanno un elemento di collegamento canonico che punta alla homepage.
Con questo tipo di implementazione, il sito non ha praticamente alcuna possibilità di posizionarsi su Google e ottenere visibilità.
Problema SEO n. 11: canonical che punta a un URL errato
L’elemento di collegamento canonico è considerato errato quando punta a un URL che restituisce il codice di stato 4xx o 5xx, che ha un tag noindex, che ha un tag noindex
e nofollow
, che non è consentito nel robots.txt
, che punta a un URL a sua volta canonicalizzato o che e punta a un URL con redirect.
Problema SEO n. 12: canonical presente solo nell’HTML renderizzato
Se l’elemento di collegamento canonico è presente solo nell’HTML renderizzato, è probabile che Google e altri motori di ricerca guardino solo a ciò che è nell’HTML di origine che viene preso in considerazione nella prima ondata di indicizzazione.
We (currently) only process the rel=canonical on the initially fetched, non-rendered version.
— 🧀 John 🧀 (@JohnMu) May 10, 2018
Problema SEO n. 13: lo screenshot renderizzato della pagina sembra vuoto o strano
Puoi verificare rapidamente come Google esegue il rendering di una pagina web specifica eseguendo un test dell’ottimizzazione mobile.
Se lo screenshot renderizzato non assomiglia a quello che vedi quando visiti la pagina sul tuo telefonino, probabilmente qualcosa non va bene e devi indagare ulteriormente.
Conclusioni
Spero che questa guida ti sia stata utile, se è così iscriviti per ricevere tanti altre tecniche SEO (anche ma non solo di technical SEO) e creare la tua strategia SEO completa.
Approfondimenti sugli aspetti specifici della SEO tecnica:
- Come trovare i link rotti [tutti i metodi+il migliore!]
- Come Velocizzare il tuo sito WordPress del 245%
- 67 Tecniche SEO EFFICACI [anche ma non solo di SEO tecnica]
- Quando NON Dovresti Rimuovere le Stop Words dagli URL
- Impara a fare un audit di SEO tecnica
- Cosa sono i redirect 301, quando e come implementarli
Dopo questo post ho anche pubblicato un MEGA PACK “Cconsigli SEO avanzati: suggerimenti veloci e pratici da applicare”.