La SEO comprende una vasta gamma di tecniche e metodi diversi che hanno tutti un obiettivo comune: fa posizionare il tuo sito il più in alto possibile nelle classifiche dei motori di ricerca.
Ma come fai a sapere se stai usando metodi che non ti faranno incorrere in una penalizzazione di Google (scopri il servizio di depenalizzazione su Google)? Se non conosci la differenza tra le tecniche SEO del “cappello bianco” e del “cappello nero”, potresti essere a rischio di ricevere l’ira di Google.
I termini corretti per “cappello bianco” e “cappello nero” (suonano un po’ strano in italiano) sono White Hat SEO e Black Hat SEO… Poi nel mezzo ci sarebbe anche la Grey Hat SEO (grigia perché è appunto una sfumatura).
Questo articolo ti spiegherà esattamente cosa costituisce la white hat SEO e e la SEO black hat. Ti darò anche alcuni suggerimenti su quale direzione dovrebbe concentrare i tuoi sforzi con la SEO.
C’è la falsa credenza in giro che solo perché sul mio blog condivido alcune tecniche SEO black io faccia principalmente SEO black hat.
Be’, ti svelo un segreto: non faccio quasi mai SEO black hat.
Dopo ti spiego il perché.
Che cos’è la White Hat e Black Hat SEO?
Pensa al tipico eroe e al cattivo in un film hollywoodiano super-cliché: l’eroe indossa il cappello bianco e il cattivo indossa il cappello nero.
Questa immagine incapsula praticamente ciò che sta accadendo con il cappello bianco e il cappello nero SEO.
I metodi del cappello bianco includono quelli che si allineano alle linee guida di Google e non ti faranno avere il rischio di incorrere in una delle loro penalità.
I SEO di White Hat cercano di rispettare le regole fornendo contenuti eccellenti e facendo tutto il possibile per rispettare le linee guida di Google.
Alcuni esempi di quelli che consideriamo metodi white hat sono:
- Creazione di contenuti utili e incentrati sull’utente;
- Ottimizzazione dei meta tag (tag title e tag description);
- Riduzione dei tempi di caricamento della pagina (leggi la guida alla velocizzazione di WordPress);
- Attrarre collegamenti al tuo sito da altri siti web di qualità (si chiama link building);
- Rendi il tuo sito web ottimizzato per i dispositivi mobili;
- Miglioramento dell’esperienza utente complessiva;
I SEO white hat assumono mettono la loro energia nella creazione di contenuti eccellenti (non si occupano di scriverli in prima persona tendenzialmente, ma danno indicazioni e li migliorano) e nella costruzione di backlink di alta qualità. Si affidano al fatto che i robot di Google faranno il loro lavoro e classificheranno i migliori contenuti nelle prime posizioni.
D’altra parte, gli esperti SEO black hat sicuramente non rispettano le regole di Google. La SEO black hat prevede l’utilizzo di tecniche per ingannare essenzialmente i robot per classificare meglio il loro sito web.
Il vantaggio del SEO black hat è che di solito è molto più veloce e porta a migliori classifiche a breve termine. Se riesci a trovare una scappatoia che funziona bene, può essere molto redditizio versare tutto ciò che hai in esso in quel progetto e scalarlo il più possibile.
Il principale svantaggio è che sei a maggior rischio di una penalità di Google a causa di uno dei suoi aggiornamenti come Penguin 4.0.
Le tecniche ben note della SEO black hat includono:
- Plagiare i contenuti di altri siti;
- Creazione di collegamenti tramite commenti e forum sui blog di spamming;
- Backlink da PBN;
- Acquisto di link al tuo sito web;
- Cloaking, che è spiegato in questo video;
- Reindirizzamenti “subdoli”;
- Ottenimento di centinaia/migliaia di backlinks diffondendo temi, addon o plugin gratuiti sul web;
- Qualsiasi metodo utilizzato che non rientra nelle linee guida di Google e che tenta di manipolare le classifiche di ricerca è classificato come cappello nero.
Tra SEO White Hat e Black Hat cosa è meglio?

Entrambi i metodi condividono l’obiettivo finale di aumentare le classifiche e guadagnare più entrate, ma quale metodo dovresti usare?
Vediamo di valutare i fatti e non di ragionare per preconcetti e giudizi morali inutili.
Non si può negare che la SEO black hat ti offre alcune vittorie veloci (ritorni sull’investimento veloci). I siti sono in grado di classificarsi molto più rapidamente e più in alto in pochi giorni se si usano tattiche black hat.
Il principale svantaggio è che sei a rischio di ricevere una sanzione da Google e perdere il tuo traffico. Questo è il motivo per cui ho testato personalmente solo alcune strategie black hat su siti in cui sperimento pratiche SEO anche più rischiose.
Ad esempio possiamo considerare gli autoblog come una pratica black hat di generazione automatica dei contenuti. Se sei interessato agli autoblog trovi più informazioni nel mio corso online a pagamento chiamato AutoAffiliate.
Si tratta di un piccolo metodo di guadagno che ti permette di diversificare il portafoglio di siti web che gestisci e generare un’entrata passiva.
Ma la diversificazione va bene per chi ha già business stabili.
E i business seri non li costruisci con tecniche black hat.
Molti SEO black hat sostengono che ci sono misure che puoi prendere e se sei intelligente, puoi evitare di essere scoperto da Google. Tuttavia, non sono d’accordo: il rischio di essere beccati c’è ed è comunque elevato.
Gli algoritmi di Google diventano sempre più intelligenti e non sai mai quando i tuoi metodi preferiti saranno rilevabili dai robot.
La black hat SEO cerca il trucchetto per fare soldi/risultati veloci, ma non aggiunge valore al mercato e non dà valore in più al cliente.
Non esiste business serio al mondo che possa sostenersi in questo modo.
Ad esempio, fino all’aggiornamento di Hummingbird di Google , i SEO black hat probabilmente pensavano che sarebbero stati in grado di cavarsela per sempre con la ripetizione di parole chiave (keyword stuffing), ma ora “tutto è cambiato” (non è vero in realtà, se sai come adoperare e come devi ragionare).
Se vuoi garantire la tua sicurezza da tali sanzioni, la SEO white hat è l’unico modo per farlo in modo efficace. Certo, potrebbe volerci un po ‘più tempo a classificarti, ma almeno non dovrai preoccuparti di precipitare nelle classifiche a causa di una penalità.
Non è tutto bianco e nero: la link building è black hat, ma moltissimi non lo sanno
Eh sì, so che a molti piace pensarla in bianco e nero la questione, ma non è così.
Sicuramente è più facile individuare il buono e il cattivo di una storia.
Ma ti svelo un altro segreto: la link building è black hat per Google.
Anche i guest post!
Dovresti solo e soltanto ricevere link in modo naturale e focalizzarti al 200% sui contenuti come SEO.
Cosa vuol dire?
Che il 99% delle web agency e SEO là fuori o non sa nemmeno che la link building è considerata una pratica scorretta (grey hat o black hat dipende dall’opinione di chi giudica, Google non fa questa distinzione), oppure ti mente consapevolemente.
Moltissimi non lo sanno proprio, sono ingnoranti in tal senso.
Altri invece si spacciano per puri e candidi anche se fanno link building.
E capiamoci: alcune web agency fanno link building in modo “pulito” con comunicati stampa e guest post, altre invece ci vanno pesante acquistando o generando centinaia o decine di backlinks in massa usando tools antiquati.
Non faccio mai SEO black hat e non dovresti farla nemmeno tu: ecco perché
Come ti ho anticipato, non ritengo convenga al giorno d’oggi fare black hat.
Ma ritengo che sia utile parlare ed essere a conoscenza di tutti i modi possibili.
Uso la SEO black hat come il 99% delle agenzie di web marketing: facendo link building.
Anzi a voler ben vedere faccio link building in modo molto meno spinto di come la praticano moltissimi.
Credo che molti siti web che si sono affidati a agenzie web che non si preoccupao di riferire al cliente come procurano i link finiranno davvero molto male nei prossimi anni/decenni.
Devi infati sapere che molti imprenditori acquistano pacchetti di link building a scatola chiusa! Può capitarti l’agenzia che è esperta di SEO e ti procura link di qualità, ma sappiamo entrambi che nella maggior parte dei casi ne sanno meno di chi si legge dei blog post online aggiornati.
Il piccolo-grandissimo problema è che c’è un conflitto di interesse: come agenzia web cercherò di darti i link al minor costo possibile e di qualità scadente, preferendo sicuramente la quantità alla qualità.
E poi se acquisti un pacchetto a scatola chiusa come li valuti i link? Probabilmente chi è poco esperto acquisterà il pacchetto con più link al suo interno… Quindi più link e qualità schifosa. Nel migliore dei casi butti migliaia di euro al mese in link building, nel peggiore ammazzi anche il tuo business.
E ripeto, non sono un moralista, credo che si debbano analizzare i fatti e poi trarre le proprie conclusioni.
Vuoi creare un business serio? Non cercare le scorciatoie e EVITA COME LA PESTE la SEO black hat.
Vuoi giochicchiare un po’ con qualche progetto web e guadagnare qualcosa nel breve termine? Oppure vuoi sperimentare perché sei un SEO alle prime armi? Vuoi diversificare le tue entrare con progetti minori e passivi? Allora prova ad esempio a creare dei blog automatizzati ad esempio (acquista AutoAffiliate per scoprire come fare).
Un bravo SEO secondo me non può definirsi tale se non ha sperimentato entrambi i metodi e non ha suoi progetti personali in cui fare test di questo tipo.
Falsi moralisti e ragionamenti illogici
Tutto dipende dai tuoi obiettivi.
E per favore moralisti cercatevi altri posti dove andare a commentare.
Google è un’azienda e fa i suoi interessi. Noi siamo SEO e facciamo i nostri interessi.
Prendere una o l’altro schiaramento in base a principi e assurdamente ignorante.
Prima si analizzano i tuoi obiettivi, poi si analizzano i dati e i risultati di ogni possibilità e oi si traggono le conclusioni del caso BASATE SUI FATTI, non sulle stupide opinioni di falsi moralisti.
3 casistiche comuni per capire quale strada scegliere
E comunque sì, alla fine le conclusioni sono comunque le stesse, ma è come ci si arriva che conta.
Le mie conclusioni se non l’hai capito sono che:
- Se sei un imprenditore serio (online o offline) nel 99% dei casi NON devi usare tecniche black hat che distruggono la tua azienda digitale o fisica;
- Se sei un SEO dovresti sperimentare tutto con tuoi progetti personali e non dare per assodato nessun preconcetto moralista finché non la provi sulla tue pelle; mi spiace ma per me non sei un SEO se prendi posizioni partitiche solo perché te l’ha detto qualcuno. Se gli scienziati ragionassero così al posto che fare gli esperimenti probabilmente io e te saremmo già morti senza tutti i vaccini e cure mediche che hanno scoperto.
- Se sei un SEO o imprenditore digitale già con business stabili, ti puoi permettere di avviare qualche progetto a breve termine parallelo (ma occhio a non fare multitasking, devi aver già delegato l’80% del tuo business) che ti permetta di guadagnare in modo veloce e/o passivo. Ad esempio con degli autoblog guadagni in modo passivo e con pochissimo sforzo perché non devi scrivere o far scrivere dei contenuti manualmente.
Credo sia stupido vedere le cose in bianco e nero, le cose sono sempre più complicate e sfumate di come appaiono.
(Proprio per questo alcuni SEO più intelligenti chiamano la link building una tecnica grey hat.)
Probabilmente esistono più di 3 casistiche, questo è solo un riassunto del mio ragionamento che può essere esteso anche ad altri esempi. Ma poco importa: sei tu che con la tua testa devi capire come muoverti, non devono essere gli altri a dirtelo, non credi?
La SEO White Hat ti consente di creare un Asset: ecco cosa c’è di meglio
Non ragionare per partito preso. Devi ragionare come un imprenditore: focalizzati su ciò che conta.
I siti web che partecipano alla SEO black hat non possono essere venduti nel senso tradizionale. Gli acquirenti sanno quali sono i rischi e se vedono qualcosa di sospetto, non vi è alcun incentivo a spendere soldi per investire in esso.
Nella maggior parte dei markeplace di vendita di business online trovi indicazioni come “questo sito ha usato PBN: sì/no”.
Nel mio nuovo corso ContentAsset (scarica il report gratuito) ti spiego proprio tutto quello che devi sapere per creare da zero un asset digitale grazie alla SEO per metterlo a rendita o rivenderlo.
Come iniziare a fare sul serio guadagnando online con brand di nicchia
Quindi la SEO black hat non costruisce mai risorse reali. E l’asset building è uno dei maggiori vantaggi della creazione di blog e della link building.
Se invece spendi in pubblicità o fai SEO black hat tecnicamente quei soldi “li bruci” per creare un falò temporaneo, ma dopo che è bruciato tutto il falò, non ti resta niente e devi reiniziare da zero.
Prendiamo ad esempio NerdWallet, un blog di successo nel settore della finanza personale.
Sì, ci sono migliaia di SEO black hat che hanno fatto un sacco di soldi spammando nell’industria della finanza personale. Ma i loro metodi hanno vita breve.
Fanno un rapido guadagno, poi vengono distrutti e passano alla cosa successiva.
Ma NerdWallet si è concentrato esclusivamente sul SEO white hat. Di conseguenza, il loro traffico di ricerca è aumentato costantemente. Di conseguenza, la loro valutazione continua a crescere e sono un’azienda sana ed in crescita a 9 cifre.

Tutto quel lavoro non è sprecato e se un giono decidessero di vendere Nerdwallet verrebbero più che ripagati di tutti gli investimenti fatti in SEO e link building.
Anche nelle industrie più competitive al mondo, questo è il risultato della SEO white hat.
Crescita continua.
Non preoccuparti di sanzioni di Google se ti focalizzi sul brand e sul valore che dai agli utenti con i contenuti.
La verità è che ad esempio quelli di Nerdwallet non sono moralisti… Hanno semplicemente poca voglia di rischiare il loro business serio per guadagni di breve termine; e non hanno abbastanza tempo da perdere in piccole tecniche mezze scam, sono troppo concentrati sul migliorare constantemente le loro pagine e posizionare sempre più in alto il loro brand nella testa delle persone.
La linea di fondo è che i webmaster che utilizzano pratiche SEO white hat saranno in grado di godere di classifiche dei motori di ricerca più sostenibili senza la preoccupazione che le sanzioni di Google li distruggano dall’oggi al domani.
Se vuoi creare asset digitali stabili allora dovresti scaricare questo report gratuito (estratto dal corso completo su come creare asset digitali profittevoli con la SEO white hat).
Avendo letto questo post probabilmente sei già ad un livello più avanzato della media e ti potrebbero interessare questi consigli SEO avazanti, pratici e veloci.